Okkio al pannolino Huggies: ecco lo spot che non piace ai fautori del gender
Ultima novità sul fronte delle battaglie per l’annullamento delle identità sessuali e a beneficio di chi ritiene che l’ideologia gender non esiste. La pubblicità dei pannolini Huggies specifici per bimbo e bimba è stata bacchettata perché “sessista”. Infatti non si può dire che i neonati fanno pipì in modo diverso possedendo organi diversi perché in ciò si nasconderebbe una pericolosa discriminazione.
Lo spot Huggies è un ostacolo per la società moderna
In più, come recita il comunicato dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (IAP) «Il messaggio, volto a promuovere la linea di pannolini “Huggies bimbo” e “Huggies bimba”, per ‘catturare le differenze’ e garantire un ‘asciutto su misura’, tenuto conto delle diverse esigenze di assorbenza per maschio e femmina, si incentra sulla presentazione di diversi modelli e ruoli tra bambino e bambina. Nello specifico, si propongono: – per la bambina gli stereotipi del pensare a “farsi bella”, “cercare tenerezza” e “farsi corteggiare da un uomo”; – per il bimbo si ricorre al desiderio di “fare goal”, di “avventure” e “cercare le donne”». Cosa ci sia in ciò di sbagliato, di offensivo per il pubblico, di discriminatorio non si capisce: ma il fatto è che la pubblicità in questione diffonderebbe stereotipi di genere e dunque è da “bocciare” perché i modelli “rigidamente restrittivi” non sono più attuali e sono un ostacolo “per una società moderna e paritaria”. Gli stereotipi diffusi ledono inoltre il diritto dei bambini che guardano lo spot a elaborare criticamente un modello proprio: tipo, immaginiamo, un maschietto che si mette i tacchi a spillo o una bambina che vuole la barba come Conchita Wurst e cose del genere. Considerando ciò che i bambini vedono in tv a qualunque ora (anche nelle fasce protette) ben si capisce che lo spot della Huggies rappresenta una grave minaccia per il pubblico infantile…