Meloni: ecco perché Marino non può restare sindaco un minuto di più

6 Giu 2015 10:08 - di Redazione

I risvolti politici dell’inchiesta Roma Capitale con la seconda ondata di arresti rischiano di precipitare nel fango l’immagine della Capitale. E ciò proprio mentre – fa notare Giorgia Meloni in un editoriale sul Tempo – l’Italia ospita l’Expo, Roma si prepara al Giubileo e la città lancia la sfida per le Olimpiadi. Lo scioglimento per mafia è un’onta che Roma non merita a meno che, sottolinea la leader di FdI, il Pd non abbia già deciso che Renzi respingerà la richiesta di scioglimento in consiglio dei ministri.

Marino, sindaco inadeguato

L’inadeguatezza di Marino è risultata evidente proprio nel giorno degli arresti, quando il primo cittadino ha cercato di ignorare la notizia accompagnando in giro per Roma la presidente del Cile Michelle Bachelet e cantando con gli Inti Illimani. Un atteggiamento infantile e superficiale che ben si concilia con l’ostinazione a non voler mollare la poltrona. Eppure, annota Meloni, “un sindaco serio e onesto non potrebbe tollerare un solo altro minuto di restare su una poltrona conquistata grazie a decine di migliaia di voti raccolti da gente che sta in galera per mafia e che lui stesso aveva premiato con incarichi prestigiosi e delicati”. Cosa farebbe un sindaco serio? Chiederebbe ai romani di tornare alle urne e di rileggerlo con liste davvero pulite ed emendate da una classe dirigente corrotta. “Ma Roma purtroppo ha Marino”, è la sconsolata conclusione di Giorgia Meloni.

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