Marocchino aggredisce con la spranga un vigile a Firenze: arrestato

22 Giu 2015 19:17 - di Redazione

Colto sul Ponte Vecchio, a Firenze,  a vendere merce contraffatta, ha minacciato un vigile con una spranga di ferro, e poi, prima di fuggire, gliel’ha lanciata contro: protagonista della vicenda, avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì, un venditore abusivo marocchino di 37 anni (titolare di regolare permesso di soggiorno), poi arrestato dopo un breve inseguimento tra due ali di turisti allibiti. Il marocchino abusivo ha resistito all’arresto, dando vita ad un parapiglia nel quale sono rimasti feriti due agenti. Martedì mattina stessa si terrà il processo per direttissima per la convalida dell’arresto: l’accusa contestata, spiega una nota, è tentato omicidio.

Quella dei venditori abusivi a Firenze è una vera calamità. Sabato scorso in via Ricasoli, nei pressi della Galleria dell’Accademia, è accaduto un altro fatto inquietante. Protagonista un altro marocchino. Una guida turistica che accompagnava un gruppo è stata aggredita da un venditore di stampe. Il motivo? L’accusava di essere stata lei a dire al turista di non comprare il poster.
«All’uscita del museo mi incamminavo con i miei clienti, la madre settantenne e i due figli di circa 50 anni, canadesi, verso il Duomo»,  raccontala guida.  «La donna si era fermata a guardare quelle stampe che ormai tappezzano tutta la città, vendute illegalmente dai venditori immigrati. Io procedevo avanti con uno dei figli mentre l’altro era rimasto indietro con la madre. Al momento della contrattazione la signora non era più interessata e ha continuato a camminare. Il venditore non ne voleva sentire di perdere la vendita ed ha incominciato a seguire la signora e il figlio insistendo perché comprassero. Il marocchino  non si è fermato davanti a niente, nonostante il figlio continuasse a ripetere “no”. I due ci hanno raggiunto e abbiamo continuato a camminare per via Ricasoli, e si lamentavano della insistenza del marocchino. Ormai queste sono scene ordinarie davanti all’Accademia, dove manca un qualsiasi tipo di controllo giornaliero».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *