Immigrati, la rivolta delle regioni del Nord. Scontro Maroni-Renzi

8 Giu 2015 11:20 - di Redazione

Si fa incandescente lo scontro tra il governo e le regioni del Nord sul tema dei migranti. Matteo Renzi aveva replicato a muso duro a Roberto Maroni accusandolo di essere complice del varo di norme sull’immigrazione che oggi non stanno funzionando.

Maroni: la colpa prima era sempre di Berlusconi, ora è sempre mia…

La controreplica di Maroni è giunta puntuale: ”Prima era sempre colpa di Berlusconi, ora di Maroni. Il presidente del consiglio deve risolvere i problemi e non dire è colpa tua è colpa mia: siamo alle comiche”. Così il governatore della Lombardia, che aggiunge di esser ”disposto a parlare” con palazzo Chigi perché ”il tema è serio e l’emergenza c’è”. ”La Lombardia – precisa Maroni – è la terza regione in Italia per numero di immigrati accolti. Non accetto più che il governo decida scavalcando la regione’. Renzi invece di fare polemiche dia alla Lombardia i 160 milioni che vanta per le spese sanitarie per gli immigrati”.

Salvini: prima dare aiuto agli italiani

Sulla situazione del Veneto che non può più accogliere altri profughi, ha parlato Matteo Salvini ai microfoni di Radio cusano campus: “Non si possono accogliere decine di migliaia di irregolari dove ci sono più di quarantamila immigrati regolari disoccupati, in Veneto, che rischiano di perdere lavoro, casa e documenti. Bisogna dare aiuto prima agli italiani o agli immigrati regolari in difficoltà, altrimenti le navi di mezza Europa vanno a raccogliere i clandestini in mezzo al mare e li portano in Italia”.

475 immigrati a Corigliano Calabro

Oggi intanto sono sbarcati 475 immigrati a Corigliano Calabro, dove il sindaco Giuseppe Geraci si è detto d’accordo con Maroni: “Sono pienamente d’accordo con la posizione del Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, perchè il nostro impegno non può durare all’infinito”. La situazione, ha aggiunto, è insostenibile “non riusciamo più a far fronte alle spese per garantire assistenza e accoglienza ai migranti”.

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