Il bus si ferma, i profughi “invadono” Jesolo. La gente: «Basta migranti»
Un bus con a bordo alcune decine di migranti inviati all’alba dalla Prefettura a Jesolo sono stati lasciati davanti alla sede della Croce Rossa e hanno iniziato a vagare per la città. La notizia ha fatto subito il giro della città provocando polemiche su polemiche. E subito è arrivata la denuncia del sindaco Valerio Zoggia, che ha raccontato: «Giunto in via Levantina il conducente del pullman ha trovato le porte chiuse. Il mezzo ha quindi sostato per un paio d’ore a bordo e quindi ha fatto scendere i profughi».
Il sindaco di Jesolo: la misura è colma
«Sono stato avvisato a notte fonda dell’arrivo di questo gruppo di migranti da parte della Prefettura – ha spiega Zoggia – Dovevano entrare in Croce Rossa ma così non è stato. Il bus ha atteso un paio d’ore ma poi li ha fatti scendere perché doveva svolgere un altro servizio. Alcuni profughi sono rimasti davanti alla sede della Croce Rossa, altri hanno cominciato a vagare per la città. Noi siamo in emergenza e aspettiamo che gli organi competenti prendano provvedimenti immediati». L’appello che Zoggia ha già inviato via lettera assieme ai sindaci del litorale al premier Matteo Renzi, al prefetto di Venezia Domenico Cuttaia e al Governatore Luca Zaia è di non inviare più profughi nella città balneare. «Siamo in piena stagione turistica e questo fenomeno sta creando un danno d’immagine tremendo, gravissimo – ha sottolineao – Alcuni albergatori della costa hanno ricevuto già alcune disdette sulle prenotazioni. Non c’è alcun pregiudizio contro questi migranti, anzi, ma Jesolo e le località della costa non sono le città adatte per ospitarli, soprattutto in questo periodo estivo».