Gli chiudono il pub e lui scrive su fb: «W la mafia, non ti prende per il c…»

25 Giu 2015 16:38 - di Giorgio Sigona

La rabbia, la disperazione e l’angoscia fanno pronunciare quelle parole che nessuno vorrebbe mai sentire. Ed è proprio la rabbia, in questa stagione di crisi, a far esploere un commerciante palermitano: «W la mafia! Sì, W la mafia, è più coerente, non porta una divisa, non entra nella tua vita con la presunzione di colpevolezza, non si traveste da tutore dell’ordine, non ti prende per il culo con regole finte che cambia sempre a favore suo». È stato questo lo sfogo che Giovanni D’Alia, titolare del pub “Antiruggine” di Palermo, ha affidato a Facebook, dopo che la il Comune gli ha notificato la chiusura dell’attività per 5 giorni.

 Quell’urlo “W la mafia” segno di malessere

«La mafia non puoi sbagliare – continua nel suo post – è affidabile, precisa. Puntuale. Prova a chiamare la polizia per tutelare i tuoi diritti, o ancora peggio la polizia municipale, e ti troverai davanti un mondo al contrario. Almeno con la mafia, patti chiari amicizia lunga. Scusate lo sfogo – ha scritto – ma oggi veramente ho toccato il fondo. La polizia municipale tra dicembre 2014 e giugno 2015 mi ha fatto due verbali, il primo dichiaratamente su richiesta dei condomini della piazzetta. Il secondo, non sapendo cosa contestarmi, uno dei quattro dell’apocalisse ha misurato lo spazio avuto con regolare concessione, contandolo a passi, sì avete capito bene, a passi».

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