Fecondazione assistita, una donna muore a Bari. Indagati due medici
Morta per un intervento di fecondazione assistita. È successo a Conversano, nel barese, a una donna di 38 anni. Le prime ipotesi parlano di una possibile reazione allergica, ma sarà l’autopsia a chiarire cosa sia avvenuto davvero.
Due medici indagati
Secondo le prime ricostruzioni, la donna, che era ricoverata all’ospedale Florenzo Jaja, sarebbe deceduta nella sala operatoria dell’unità di fecondazione medica assistita dopo l’agoaspirazione ovarica. I carabinieri, allertati dalla famiglia, hanno sequestrato la cartella clinica e la procura di Bari ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati due medici, per cooperazione in omicidio colposo.
La ricostruzione della famiglia
La vicenda è stata denunciata dal padre 83enne della vittima e ricostruita dalla sorella. «Siamo sconvolti, non doveva andare così», ha detto la donna, spiegando che «il marito di mia sorella era fuori dalla sala e aspettava, poi gli hanno detto quello che era accaduto». «Io, insieme con mio marito – ha raccontato ancora la donna – sono stata la prima a raggiungere mio cognato. Non ci hanno fatto entrare nella sala, dicendo che dovevano arrivare i carabinieri, poi abbiamo saputo che dovevamo essere noi a chiamarli e così abbiamo fatto, ma solo dopo molto tempo, tutto assurdo».
«Per soccorrerla hanno chiamato il 118»
Sulle cause della morte i medici hanno ipotizzato una reazione allergica e di questo hanno parlato con i familiari. «Ci hanno detto che la morte potrebbe essere stata causata anche da una reazione allergica», ha spiegato il cognato della vittima, sottolineando però che «sarà la magistratura a fare chiarezza». «A me in questo momento sembra tutto assurdo, a cominciare dal fatto – ha detto l’uomo – che quando mia cognata si è sentita male i medici hanno dovuto chiamare il 118. Non voglio aggiungere altro».