L’effetto Grecia pesa sulle borse. Atene: banche chiuse fino al 6 luglio

29 Giu 2015 9:57 - di Adele Sirocchi

L’annuncio arrivato da Atene  – le banche del Paese resteranno chiuse tutta la settimana e i prelievi ai bancomat avranno un limite a 60 euro al giorno – ha determinato un’ondata di panico nelle borse di tutto il mondo. Un lunedì nero largamente previsto che sta tenendo investitori e governi con il fiato sospeso, mentre il ministro delle Finanze Varoufakis si è appellato ai capi di governo europei e ad Angela Merkel affinché agiscano per evitare il disastro.

Effetto Grecia sulle borse

La Borsa di Tokyo ha perso quasi il 3%, Madrid ha aperto al ribasso (-5%),  e così anche Milano. Francoforte, Parigi e Londra, con perdite che oscillano tra il 2 e il 5%. Cedono il 4,2% Milano, Parigi e Francoforte, Madrid lascia sul campo il 4,48% mentre Londra (-2,17%) appare più cauta. Negativi i futures Usa, che perdono circa l’1,2%. Le vendite colpiscono i comparti automobilistico (-4,6% l’indice di settore), tecnologico (-4%), bancario (-3,87%), ma non ci sono settori che cedano meno del 2%. Scivolano di oltre il 5% Unicredit, Intesa e Bpm. Vola lo spread fra Btp e Bund tedeschi in avvio dei mercati. Il differenziale schizza in apertura a 197 punti, poi si stabilizza intorno a 160, contro i 123 della chiusura di venerdì.

Le rassicurazioni del ministro Padoan

Il default greco, assicura il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervistato dal Corriere, non produrrebbe un aumento del debito italiano: “è già tutto contabilizzato”, l’esposizione del nostro Paese è di “10,2 miliardi di prestiti bilaterali e 27,2 di contributi al fondo”. Contro la speculazione, spiega Padoan, “la Bce può intervenire tramite il Q.E., l’acquisto di titoli sui mercati nazionali, per stabilizzare lo spread. Ricordo che non siamo nel 2011: oggi le istituzioni sono più solide, come la nostra economia”. Che la Banca centrale europea tenga aperto il canale di liquidità con la Grecia, secondo Padoan, “è un importantissimo segnale politico che da parte delle istituzioni europee, tutte, si ha intenzione di continuare a cercare una soluzione concordata e positiva”.

 

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