Contro Mosca l’Italia di Tafazzi: la sola moda perde 4 miliardi di export
Un appello alla politica perché «trovi un accordo con la Russia». A lanciarlo è il settore della moda italiana, in occasione della inaugurazione di Pitti Uomo a Firenze. «Se proseguiamo così, quest’anno perderemo dai 3 ai 4 miliardi di export», ha spiegato la vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione, Lisa Ferrarini.
L’Italia rischia di uscire dal mercato russo
Il braccio di ferro tra Mosca e l’Occidente finora è costato alla moda Made in Italy una perdita del 13,2% del giro d’affari, con un danno che rischia di essere esponenziale: «Chi va adesso su quel mercato ci sostituisce, dopo che noi abbiamo investito tanti denari per creare una clientela», ha aggiunto ancora Ferrarini. La «preghiera» delle aziende italiane del settore alla politica, dunque, è arrivare a «una definizione urgente della questione».
«La moda vuole vendere a Mosca»
E ad auspicare un rapido accordo con Mosca è stato anche il presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto. «La moda vuole tornare a vendere in Russia», ha detto, rivolto al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ha partecipato all’inaugurazione della kermesse fiorentina. «Ci auguriamo un accordo», ha quindi ribadito Marzotto, ricordando che, per effetto del raffreddamento diplomatico fra Russia e Ue, il mercato russo della moda è «in grossa flessione» per le imprese italiane.