Roma, consigliera del Pd osa criticare il Gay Pride. “Fustigata” dai compagni

15 Giu 2015 14:45 - di Lisa Turri

“Mancanza di rispetto e oscenità”. Queste le parole usate per il Roma Pride dalla consigliera al Campidoglio del Pd, Daniela Tiburzi, presidente della commissione delle elette in Campidoglio. Il corteo del Pride, aveva scritto Tiburzi sulla sua bacheca Fb, troppo spesso si è ridotto “a sfilata che rinchiude i gay nei cliché fatti di drag queen, paillettes, nudità,costumi sadomaso, e che non solo diventa motivo d’imbarazzo per chi ha un minimo senso del pudore, ma soprattutto si rivela controproducente nella lotta a qualsiasi prostituzione che da tempo conduciamo”.

Per Sel la consigliera Tiburzi è addirittura “indegna”

Parole che hanno fatto infuriare i compagni di Sel che ora chiedono le sue dimissioni. Tiburzi, che non ha preso parte al Roma Pride come altri esponenti del Pd, compreso il sindaco Marino,  si era già astenuta in assemblea capitolina durante il voto sul Registro delle Unioni Civili. “E’ indegna a rappresentare le donne – dice la consigliera Sel Imma Battaglia – Vada a rappresentare la Chiesa cattolica e a dire il rosario, non può stare qua dentro”.

Gay Pride, l’attacco di Aurelio Mancuso: non puoi stare nel Pd

Un duro attacco alla consigliera dissidente giunge anche da Aurelio Mancuso, responsabile Diritti del Pd di Roma:  “È importante che la consigliera Tiburzi chiarisca se parlava a titolo personale o come presidente delle elette. Se lo ha fatto come presidente deve sapere che alla manifestazione c’era il sindaco insieme alla giunta e ai diversi consiglieri municipali. Quindi il Comune di Roma ha una posizione differente dalla sua per una manifestazione che era sui diritti civili”. “Da presidente delle Elette Tiburzi evidentemente non si riconosce nei valori fondanti dei trattati internazionali e della Costituzione – aggiunge – e farebbe bene, quindi, a trarne le conclusioni. Molti consiglieri municipali Pd che erano in quella manifestazione non la pensano come lei. Quindi il problema politico ce l’ha lei e non il Pd che era presente in piazza”. Anche secondo il democratico Mancuso, pertanto, Tiburzi è “indegna” e dovrebbe dimettersi.

La replica su Fb della consigliera dissidente

Lei replica sempre su Fb: “Sono contro ogni forma di ostentazione, mancanza di rispetto e volgarità, perché, non soltanto ledono la dignità dell’individuo e creano imbarazzo, ma risultano addirittura dannose per il riconoscimento di quegli stessi diritti civili che tutti promuoviamo. Mio malgrado mi trovo a chiedere una seconda volta ad Aurelio Mancuso d’informarsi meglio, non fosse perché così facendo eviterebbe attacchi, infondati e scomposti al mio operato e alla mia carica di Presidente della Commissione delle Elette e pari opportunità”.

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