Clamorosa gaffe di un politico laburista: “selfie” sulla spiaggia della strage
«Eravamo lì – sostiene lui – per portare il nostro omaggio alle vittime. Abbiamo lasciato dei fiori e pregato per le vittime. Se ci fosse stato qualcuno , gli avremmo chiesto di fare la foto, ma non volevamo perdere l’attimo». Amran Hussain, politico britannico laburista, che lavora al National Health Service, candidato per un seggio alle ultime elezioni nel North East Hampshire, era in Tunisia in vacanza con degli amici quando è accaduta la strage della spiaggia di Sousse per mano di un terrorista islamico. E subito dopo gli è scappata la mano sulla macchinetta: quel selfie in spiaggia rischia di rovinargli la carriera politica.
Quel selfie in Tunisia che fa discutere
Come si poteva prevedere, è scattata subito la bufera mediatica in Gran Bretagna dopo che il candidato laburista aveva postato quel selfie nel luogo della strage terroristica in Tunisia. Il gesto di cattivo gusto è stato duramente criticato sui social media e Hussain, che lavora come funzionario del servizio sanitario nazionale (Nhs), ha tentato di giustificarsi affermando che il suo era un omaggio alle vittime dell’attentato. Il politico si trovava in vacanza nell’albergo vicino all’hotel Riu Imperial Marhaba di Sousse dove si è verificata la strage. L’immagine finita sotto accusa è stata fatta dall’uomo mentre reggeva un “selfie-stick”, l’asta per fare autoscatti con lo smartphone, mentre gli amici deponevano un corona di fiori alle sue spalle vicino al luogo dell’attacco.