Di Battista sindaco di Roma? La rete grillina prepara un “referendum”
Non è una novità: tra il popolo Cinquestelle è convinzione comune che il compito di dare la scalata al Campidoglio spetti a Alessandro Di Battista, nonostante la regola del Movimento secondo cui un eletto deve prima concludere il proprio mandato per candidarsi ad altro ruolo istituzionale. Dunque Di Battista, nonostante l’indubbia popolarità di cui gode presso il popolo grillino, non potrebbe candidarsi a sindaco di Roma. E il guru del Movimento, Gianroberto Casaleggio, ha gelato le aspettative di tutti osservando che le regole vanno rispettate “perché ogni volta che deroghi a una norma, praticamente la cancelli”.
Mailbombing a favore di Di Battista
A meno che… ecco l’idea cui stanno lavorando i seguaci di “Dibba”: una mobilitazione speciale sulla Rete per dire che il candidato a Roma dev’essere lui e non altri tanto più dopo la fiaccolata per l’onestà indetta a Ostia. La proposta di una mailbombing rivolta proprio a Casaleggio per ottenere l’agognata deroga che lancerebbe Di Battista a Roma “è venuta fuori – scrive l’Huffington Post – venerdì in un incontro di tutti gli eletti romani a cinque stelle, locali e nazionali. Ancora nulla di deciso in via ufficiale, però il fatto che da settimane ci si stia scervellando per trovare un modo per mettere in campo il deputato pentastellato, dà il polso di quanto la spinta “popolare sia forte”.
La rivoluzione cui pensa Luigi Di Maio
E se Di Battista è il volto più mediatico dei grillini, è un altro personaggio, Luigi Di Maio, colui che sta incarnando la rivoluzione istituzionale pentastellata. Lo fa notare La Stampa, sottolineando che Di Maio è addirittura lanciato “verso la più ambiziosa candidatura a premier” e che non disdegna i rituali della politica old style: riunioni a porte chiuse, per esempio, e basta liti in pubblico sulla rete. La stagione delle risse e delle piazzate, dunque, deve terminare.