Boschi e De Luca “core a core”: il tramonto napoletano del renzismo
Vincenzo De Luca non è per nulla convinto che, in caso di elezione, verrà applicata anche nel suo caso la legge Severino. “Il problema della Severino è superato perché la legge non è applicabile per chi viene eletto per la prima volta. Quindi non verrò sospeso”, afferma il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania. “Questa è la mia opinione – ha aggiunto De Luca – suffragata da giuristi che ritengono che la legge non può essere applicata a chi viene eletto per la prima volta”.
Boschi, volto nuovo del renzismo, a fianco di De Luca
E mentre c’è chi, a ragione, sospetta una legge ad personam per “esonerare” De Luca dall’applicazione della legge Severino, il ministro Maria Elena Boschi si schiera con il candidato al centro delle polemiche, operando quella fusione tra vecchio e nuovo che sta minando del tutto la credibilità del renzismo innovatore. “De Luca è candidabile ed eleggibile”, sentenzia Maria Elena Boschi, che a Napoli ha incontrato Vincenzo De Luca e si è concessa ai fotografi mentre abbraccia il candidato con il Vesuvio sullo sfondo. La sentenza della Cassazione, ricorda il ministro delle Riforme, “dice semplicemente che è il giudice ordinario e non quello amministrativo a dover decidere, ma non cambia l’applicazione della legge Severino, secondo la quale De Luca è candidabile ed eleggibile”. “De Luca – ha aggiunto Boschi – è stato scelto dai campani con le primarie, e i campani lo sceglieranno anche come presidente della Regione”.
Brunetta: Renzi è in una crisi di nervi
“Renzi è in una crisi di nervi – sostiene Renato Brunetta a commento di una giornata convulsa – il presidente del Consiglio e segretario del Pd si è fatto mettere i piedi in faccia dalla vecchia politica, dai vecchi arnesi. La vicenda De Luca è il segno della sconfitta di Renzi”. “La legge Severino – ha aggiunto Brunetta – venne immediatamente applicata a Berlusconi, Renzi disse ‘game over’. Adesso su De Luca dice ‘prenderemo tempo, aspetteremo’. Non è da leader non usare le leggi per gli amici e applicarle ferocemente per i nemici. Da questo punto di vista Renzi ha già perso”.
Gasparri: De Luca è il re degli impresentabili
Ma la sentenza della Cassazione (che ha stabilito oggi, in relazione al caso De Magistris, che l’applicazione della legge Severino spetta al giudice ordinario e non al Tar) complica la situazione e non è vero che non cambia nulla, come sostiene il ministro Boschi. “Il re degli impresentabili – fa notare infatti Maurizio Gasparri– non potrebbe mai fare il presidente della Regione. E come ha deciso la Cassazione, eventuali contenziosi sarebbero di competenza della magistratura ordinaria e durerebbero anni e anni paralizzando la Campania”.