Pensioni, il pasticciaccio buffo dell’avvocatessa di Stato anti-renziana
Pensioni: un pasticciaccio brutto per Matteo Renzi. Il no della Corte costituzionale al blocco delle indicizzazioni della riforma Fornero è nulla rispetto alla tempesta che si è abbattuta su Giustina Noviello, rappresentante dell’Avvocatura dello Stato, che mentre pubblicamente difendeva (senza successo) la riforma delle pensioni davanti alla Consulta, in privato attaccava il governo Renzi.
I tweet contro Renzi
Nei giorni in cui doveva patrocinare la posizione di Palazzo Chigi e la riforma delle pensioni della ministra delle lacrime, la “coraggiosa” o maldestra avvocatessa dello Stato riportava sul suo profilo Facebook commenti velenosi contro il governo: da “stanno rottamando pure i diritti” a “il ragazzo è mooolto nervoso circondato da yesboys e yesgirls non si capacita dei suoi fallimenti” riferito al premier rottamatore , preso in giro anche per il suo viaggio in Egitto (“sulle orme di Napoleone ma con molta più chiacchiera”). O ancora: “Questa non è una sinistra è un centrifugato di demagogia e arroganza…”. La militanza antirenziana della Noviello non è passata inosservata sui quotidiani, a cominciare dal Giornale che in prima pagina titola “Caso pensioni. Renzi, il giallo dell’avvocato”. A dare la notizia tramite Twitter è stato l’economista di Italia Unica, Riccardo Puglisi. Il professore vicino a Corrado Passera, che si era già scontrato con la Noviello, ha pubblicato i post più compromettenti che l’avvocatessa chiamata a difendere la riforma delle pensioni aveva secretato proteggendo il suo account da accessi non autorizzati e che l’impiccione Puglisi ha violato. «Privacy de che?», risponde dalle colonne di Repubblica, «l’account era pubblico fino a stamattina, io so fare il watchdog, sorry». Alcuni commenti postati sul web dopo il no della Consulta diventano un boomerang come il tweet rimbalzato su Zagrebelsky: “maltolto pensioni Zagrebelsky; l’equilibrio delle pensioni non è può essere un lasciapassare per l’arbitrio della politica”.
La difesa delle pensioni
Poco convinta del mandato? I maligni sostengono che l’avvocatessa dello Stato non si sia impegnata abbastanza nella difesa della riforma Fornero: troppo scarna la relazione economica sull’impatto devastante sui conti dello Stato di una eventuale bocciatura della Consulta, dicono alcuni economisti. L’interessata risponde facendo spallucce: “Di fronte alla Consulta non si vince e non si perde…». Renzi per l’occasione, invece, ha perso la favella. Ma il bubbone è scoppiato. Ma da chi vengono assegnati i casi agli avvocati di Stato?, chiede Puglisi. «Se un avvocato mi difendesse come Noviello ha difeso lo Stato sulle pensioni lo ricuserei», scrive Claudio Petruccioli. Stupore e imbarazzo nelle stanze dell’Avvocatura di Stato in via dei Portoghesi, a due passi da Palazzo Chigi.