Condannato per pedofilia, sacerdote adesso distribuisce pasti ai poveri
Condannato per pedofilia, un sacerdote di Alassio, don Luciano Massaferro, ha lasciato il carcere e distribuisce pasti ai poveri. Deve scontare una condanna definitiva a 7 anni e 8 mesi per avere molestato sessualmente una chierichetta della parrocchia di San Giovanni ad Alassio.
Condannato per pedofilia, è ora ai servizi sociali
Come riportano i quotidiani Il Secolo XIX e La Stampa, il sacerdote ha lasciato il carcere della Spezia dopo che il Tribunale ha accolto la richiesta dei legali per l’affidamento in prova ai servizi sociali di Imperia. Ha trovato ospitalità alla Casa della Carità. Massaferro deve rimanere in casa nelle ore notturne, di giorno assolve ai compiti previsti dalla mansione, cioè fare il giro di consegna dei pasti. La piena libertà, comunque, non dovrebbe tardare, visto che i giudici hanno accordato anche la liberazione anticipata, fissata per febbraio, con quasi due anni di anticipo rispetto alla scadenza originaria. Per il sacerdote condannato per pedofilia è in arrivo però il processo canonico dopo che in Vaticano sembra ormai consolidata la linea del rigore nei confronti di colpe inerenti proprio la pedofilia. Potrebbe rischiare la riduzione allo stato laicale.
E i Salesiani sospendono un altro sacerdote arrestato
È stato invece sospeso don Giorgio Porcellana, il salesiano di 49 anni, di Asti, arrestato nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano sulla pedopornografia on line. La Congregazione ha disposto, in via cautelativa, «la sospensione da ogni ministero pastorale e sacramentale». «Si tratta di accuse gravissime, incompatibili con la vocazione e la missione sacerdotale. Esprimiamo la nostra piena fiducia nella magistratura perché possa fare luce sulla vicenda e manifestiamo incondizionata solidarietà a chiunque possa essere stato anche indirettamente vittima di abuso e strumentalizzazione tramite immagini e video su internet», fanno sapere dalla comunità salesiana piemontese.