Complotto contro Berlusconi, ecco chi furono i “cospiratori” e perché

28 Mag 2015 15:13 - di Girolamo Fragalà

Lo spread, l’allarme economico, lo spauracchio dell’Italia in coma, il golpe bianco, il complotto contro Berlusconi, i fattacci del 2011, le dimissioni del Cav e l’inizio della stagione di Monti. È passato qualche anno. Anni di ombre e di sospetti, di accuse e di trame. Sospetti che, giorno dopo giorno, sono diventati forti, sempre più forti, capaci di riscrivere una pagina della nostra storia recente. Tutto partì dallo spread, non si parlava d’altro, una specie di mostro pronto ad azzannarci e noi là, intimoriti, rannicchiati in un angolo. «Sarà catastrofe», dicevano gli oracoli della sinistra, di cui facevano da megafono i quotidiani di area, gli stessi che per mesi santificarono Monti, tacendo sulla sua politica che ha “ammazzato” famiglie e aziende. Lo spread. maledetto spread. Ma fu un complotto, il primo di una lunga serie: «Fu il presidente della Bundesbank, su indicazione della Merkel a far gonfiare in maniera paurosa lo spread dei titoli di Stato italiano per colpirmi politicamente», racconta Berlusconi a Telenord ricostruendo la vicenda che lo portò a dimettersi da premier. «La Merkel, sostenuta da Sarkozy e dalla Finlandia, voleva imporre al vertice della Bce il presidente della Bundesbank. Ma io, che ero premier feci squadra con gli altri Stati Ue e imposi Mario Draghi». E allora? «Il presidente della Bundesbank – racconta ancora Berlusconi – impose a tutte le banche tedesche di vendere i nostri titoli, Lo so per certo perché la Mediolanum, di cui ero azionista, fu obbligata con la forza a vendere i titoli pena il ritiro della licenza in Germania».

Complotto contro Berlusconi, dallo spread alla “confessione” di Zapatero

Nei mesi scorsi ci sono state varie conferme del complotto contro Berlusconi. «Il Cavaliere e Tremonti subirono pressioni fortissime affinché accettassero il salvataggio del Fmi. Loro non cedettero applicando un catenaccio italiano e nei corridoi si cominciò a parlare di Monti, mi sembrò strano», disse infatti l’ex premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, in un’intervista concessa alla Stampa , ribadendo e chiarendo i contorni delle rivelazioni sul G20 di Cannes del 2011 nel quale si cospirò affinché l’esecutivo regolarmente eletto di Berlusconi fosse destituito. «I sostenitori dell’austerità volevano decidere al posto dell’Italia, sostituirsi al suo governo»,

Lo stesso segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner nel suo libro Stress test confermò che nell’autunno del 2011 «alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere, volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato». Le pressioni operate dalla Germania di Angela Merkel furono rivelate dal Financial Times con una serie di articoli nel maggio dell’anno scorso: l’Italia si oppose al commissariamento, la Germania voleva piegarla come fatto con la Grecia e il nulla di fatto costò un’ulteriore impennata dello spread.

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