La Boschi: ora il conflitto di interessi. Fdi: si riferisce alla banca del padre?
Dopo le toghe, anche il Pd torna in campo contro Silvio Berlusconi. Lo fa con un ricatto esplicitato da Maria Elena Boschi dalle colonne del Corriere della Sera: «Se alcuni dei nostri ex-leader o ex-premier – annota acida la Boschi provocando i vari Bersani, D’Alema e Prodi – avessero messo la stessa tenacia che hanno messo negli ultimi tempi sui dettagli della nuova legge elettorale, per abolire il Porcellum o per avere finalmente una legge sul conflitto di interessi, ci saremmo risparmiati molte fatiche. Ma non è mai troppo tardi. Vorrà dire che il conflitto di interessi lo porteremo in Aula nelle prossime settimane. Ora è in Commissione, chiederemo la calendarizzazione in Aula entro giugno».
La incenerisce con perfida ironia Giorgia Meloni scrivendo su Twitter: «Conflitto di interessi: brava Boschi, è priorità. Come nel caso del padre di un ministro, vicepresidente di una banca che trae benefici dalle leggi del governo». Cioè il padre della stessa Boschi, Pier Luigi Boschi, vicepresidente e socio della banca d’Etruria e del Lazio di cui il fratello della ministra, Emanuele, è dipendente e la stessa Boschi socia. Banca Etruria, commissariati da Bankitalia per questioni relative alla patrimonializzazione dell’istituto di credito, è finita sotto i riflettori per una serie di speculazioni proprio mentre il governo Renzi, di cui la Boschi è ministro, stava varando il decreto governativo sulla riforma delle Banche Popolari.
Brunetta: Renzi pensi al suo conflitto di interessi
E che non sia stata una bella mossa quella di affidare alla Boschi il tuono di portavoce del governo Renzi sul conflitto di interessi lo si capisce anche dalla reazione di Brunetta: «A noi la cosa non turba, né poco né tanto. Pensi Renzi ai suoi conflitti di interessi».
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio e commentando le parole del ministro Boschi incalza il premier: «Renzi pensi ai suoi conflitti e alla sua finanza di relazione, ai suoi tanti amici finanzieri, ai suoi tanti amici nelle banche, ai suoi tanti amici nei giornali, ai suoi tanti amici a Londra, pensi ai suoi conflitti di interesse. A noi delle minacce della Boschi non ce ne importa proprio niente, ce ne facciamo un baffo».
«Dopo l’approvazione della legge elettorale, il governo vuole occuparsi della legge sul conflitto di interessi, due temi che non interessano ai cittadini. Più che una riforma, quella annunciata oggi dal ministro Boschi sul Corriere della Sera appare come un ricatto, una minaccia neanche tanto velata a Forza Italia – dice Elvira Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Politiche della Ue a Montecitorio – per non fare il referendum contro l’Italicum e per non ostacolare l’abolizione del Senato».