Toscana, macabra iniziativa sindacale contro l’apertura dei negozi
È proprio vero che al peggio non c’è mai fine. E siccome oggi è un festivo, diciamo che al peggio hanno associato il macabro. Accade in Toscana, dove i sindacati hanno avuto appunto una macabra pensata per scongiurare in questa giornata l’apertura di esercizi e negozi. Hanno ideato una supplica via volantino e uno sciopero. La supplica rivolta a chi oggi han deciso di aprire la propria attività; lo sciopero alle maestranze per consentire loro di non lavorare sia oggi sia il prossimo primo maggio. E in un modo che lascia francamente basiti. “Ricordatevi di noi! Non passate questa giornata in un supermercato”: questo hanno infatti scritto Cgil e Cisl su un volantino che mostra un’immagine di partigiani fucilati nel settembre 1944 e annuncia la scelta dell’astensione dal lavoro in negozi e attività commerciali per oggi 25 aprile, festa della Liberazione. Volantino distribuito in varie parti della regione, in modo particolare lungo la costa, dove anche i supermercati Coop (segno dei tempi e, forse, della crisi) sono rimasti aperti.
Macabra iniziativa
“Lo so, – si legge nel volantino che sopra la foto riporta la scritta grande ’25 aprile’ – sono passati molti anni e questa foto sembra lontana nel tempo. Noi siamo lì in fila, con i fucili puntati contro. Sono i nostri ultimi momenti. Lasciamo famiglie, mogli, compagni, figli e amici. Abbiamo dato la nostra vita per un ideale di libertà. E’ il sacrificio più grande. Per questo il 25 aprile è dedicato alla liberazione dal nazifascismo”. Insomma, è come se i sindacati avessero voluto riproporre nei confronti di questi novelli ‘crumiri peccatori’ la famosa invettiva del Savonarola “ricordati che devi morire” adattandola ai giorni nostri per cercare di impedire a chi ne ha voglia o, solo, bisogno di lavorare. Roba che, in altri momenti della nostra travagliata storia, avrebbe meritato l’ironia stralunata della buonanima di Massimo Troisi o l’invettiva liberatoria e irridente di Villaggio-Fantozzi. Perché vorrà pur ben dire qualcosa se i sindacati si son ridotti a intimare qualche macabra messinscena: vuol dire che stanno proprio alla frutta. Che hanno perso appeal. Tant’è che replicheranno pure la prossima settimana, per il primo maggio. Magari utilizzando qualche altra foto ad effetto di luttuosi eventi. Senza dubbi. E con sprezzo del ridicolo.