Stupri in India, presi i sei uomini che violentarono una suora

1 Apr 2015 14:54 - di Redazione

Stupri in India. Ci sono volute due settimane, ma alla fine i sei componenti del branco che lo scorso 14 marzo hanno preso d’assalto un istituto religioso e violentato una suora di 72 anni, sono stati assicurati alla giustizia indiana. Dopo il fermo dei primi due sospetti di una settimana fa ad opera della polizia di Mumbai, infatti, ora altri quattro immigrati del Bangladesh sono stati arrestati in relazione a quell’odioso episodio criminale avvenuto nello stato nord orientale del West Bengala.

Stupri in India: l’ultimo contro una suora

A riferire gli aggiornamenti investigativi sul caso è la tv Cnn-Ibn citando fonti della polizia. I quattro sono stati catturati nei pressi di Ludhiana, nello stato del Punjab, anche se al momento deve essere ben chiarito quale sarebbe stato il loro ruolo in quella drammatica notte tra il 13 e il 14 marzo scorsi, quando una banda di sei delinquenti si è introdotta nel convento di Ranaghat dove, dopo aver immobilizzato le religiose che lo abitavano, hanno invaso la stanza della madre superiore e, dopo aver sottratto del denaro, hanno violentato in gruppo la religiosa. Un accanimento particolarmente violento, tanto che la donna, in seguito all’abuso, ha riportato lesioni serie che hanno addirittura indotto i medici a sottoporla ad intervento chirurgico.

Le indagini sul branco

Le telecamere a circuito interno del convento avevano ripreso i sei uomini a volto scoperto. La violenza dell’atto e la gratuità dell’efferatezza avevano sollevato un’ondata di proteste contro la governatrice Mamata Banerjee che era stata costretta a chiedere l’intervento della polizia speciale Cbi, una sorta di Fbi indiana. Non appena appresa la notizia di questo ennesimo, drammatico stupro, infatti, la “chief minister” (governatore) del West Bengala, si era espressa duramente contro quell’atto violento definendolo “orrendo” e intimando di aprire «immediatamente una inchiesta per catturare i responsabili della aggressione». E nel giro di due settimane sono stati scovati e arrestati tutti.

 

 

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