I quotidiani del 24 aprile visti da destra. Dieci articoli da non perdere
Sui quotidiani di oggi 24 aprile l’argomento dominante è l’uccisione del cooperante Giovanni Lo Porto e le scuse di Obama all’Italia. Spazio anche per i dati sull’occupazione e per gli esiti del vertice europeo sull’immigrazione a Bruxelles.
1) Il partigiano Marino elimina Almirante (Il Tempo, p.1)
Il quotidiano romano dedica l’apertura a quanto avvenuto al consiglio comunale di Roma che ha respinto due mozioni sull’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante. Il Tempo dà conto anche di un’altra notizia: il sindaco Pd di Predappio ha replicato a Laura Boldrini sui simboli del fascismo: non vanno cancellati ma vanno protetti. In prima anche una lettera di Marcello Veneziani sui motivi per i quali il 25 aprile non va celebrato e una di Assunta Almirante che ricorda che ci sono in Italia centinaia di strade e piazze intitolate a suo marito Giorgio, leader indiscusso della destra italiana per decenni.
2) La versione Usa. I punti oscuri, quelle risposte non date (Il Messaggero, p.1)
Paolo Graldi firma un editoriale in cui si chiede come mai se le bombe che hanno ucciso Giovanni Lo Porto sono cadute a metà gennaio solo ieri si è saputo della sua morte. “Lo stesso Obama non ne ha fatto cenno durante la visita del premier italiano Renzi alla Casa bianca nei giorni scorsi. Neppure Obama tre gironi fa sapeva? E la Cia quando esattamente ha capito come stavano le cose?”. E ancora come mai Obama ha deciso di dare l’annuncio al mondo lasciando alle autorità italiane di “apprenderne i pochi dettagli solo poche ore prima”?
3) Verdini pronto a lasciare Forza Italia (La Stampa, p. 13)
Dopo le regionali, spiega Amedeo La mattina in un retroscena, potrebbe avvenire il passaggio al gruppo misto di Denis Verdini, sempre più attratto dal renzismo. Per il momento però smentisce le voci sul suo addio in quanto, se accelerasse i tempi come vorrebbe il “cerchio magico” che si stringe attorno al Cavaliere, sarebbe depotenziata la campagna acquisti dei ribelli, il cui numero è destinato ad aumentare quando saranno composte le liste elettorali per le regionali.
4) Emergenza immigrati, si aumentano i mezzi ma non cambiano gli obiettivi (Il Sole 24 Ore, p.7)
Vittorio Emanuele Parsi commenta l’esito del vertice di Bruxelles sull’emergenza immigrazione sottolineando che “la montagna ha partorito il topolino”. Infatti, osserva, la “triplicazione dei fondi per la missione Triton senza che la sua natura si cambiata in una missione anche di assistenza ai migranti e di caccia agli scafisti, significa fingere di avere cambiato politica”. Parsi afferma ancora che l’offerta di navi senza la disponibilità a farsi carico dei migranti vuol dire che i profughi resteranno “sul gobbo di Italia, Grecia, Malta”.
5) Famiglia, quell’impegno ancora senza seguito (Avvenire, p.2)
Da Francesco Riccardi critiche ai mancati impegni presi dal premier Renzi sulla famiglia. Renzi infatti un anno fa, rispondendo a un padre di famiglia che lamentava la penalizzazione di chi fa ancora figli in un paese afflitto dalla denatalità, aveva promesso di dedicare attenzione particolare al tema “dopo anni di chiacchiere”. Invece non è stato fatto alcun passo avanti verso una politica fiscale più attenta ai bisogni dei nuclei con figli.
6) Mattarella: il 25 aprile patrimonio di tutto il Paese (Repubblica, p.1)
Ezio Mauro intervista il Capo dello Stato sulla ricorrenza del 25 aprile. Mattarella, ignorando decenni di dibattito sulla necessaria pacificazione e sulla memoria condivisa, sostiene che la lotta antifascista rappresenta “l’elemento fondamentale della storia morale dell’Italia”. Mattarella riconosce tuttavia che fu atto barbaro e disumano l’esposizione a piazzale Loreto del corpo di Mussolini e di Claretta Pettacci. In sostanza però il presidente della Repubblica sostiene che è impossibile l’equidistanza tra fascismo e antifascismo perciò la polemica sull’abolizione della festa dlela Liberazione è datata e “senza senso”.
7) Il leader vuole un ciclone, le liste un test per ripartire (Corriere della sera, p. 17)
A giugno partirà in Forza Italia una fase di rinnovamento. Dopo le regionali, racconta Tommaso Labate, il partito azzurro diventerà un partito leggero sul modello dei repubblicani Usa con tanto di congresso fondativo da celebrare primo o dopo l’estate. Rossi, Tajani e Fiori lavorano intanto allo svecchiamento delle liste per le regionali.
8) Dalle clarks al vinile, ecco il kit perfetto del finto intellettuale (Il Giornale, p. 18)
Andrea Cuomo commenta la top ten delle cose che non possono mancare all’intellettuale “impegnato” secondo il sito ledieci.net che pubblica appunto classifiche semiserie. Tra gli oggetti immancabili: dischi in vinile, la macchina fotografica Reflex, cartine e tabacco per le sigarette, la Moleskine, le clarks, il pc Mac, le toppe sulle giacche, il giornale rigorosamente di carta, la bici per muoversi in città e il libro dell’autore giusto, quello che fa effetto.
9) Giù le mani dal latino e dal greco, è coro bipartisan sui giornali francesi (Il Foglio, p.2)
Nicoletta Tiliacos racconta degli “sberleffi bipartisan” contro la riforma dei programmi scolastici francesi che prevede la cancellazione del greco e del latino. Non distruggere le eredità culturali: questo il monito che giunge sia da Libération che da Le Figaro.
10) Renzi fa cassa sulla pelle dei malati, (Libero, p.9)
Allo studio del governo un piano segreto per tagliare le agevolazioni nella sanità: addio alle detrazioni fiscali per chi ha un reddito superiore ai 75mila euro lordi. Nessun beneficio tributario per chi guadagna 3500 euro al mese. La detrazione sulle spese mediche resta fissata al 19% ma resterà piena per i redditi fino a 55mila euro.