Cile, il vulcano Calbuco torna in attività. Allerta anche in Argentina
Allerta, evacuazione, stato d’eccezione. Una improvvisa eruzione del vulcano Calbuco ha scosso il sud del Cile, mettendo in allarme anche la vicina Bariloche, in territorio argentino. Nella nota località turistica della Patagonia le autorità hanno chiuso l’aeroporto e chiesto agli abitanti di non uscire nella misura del possibile dalle abitazioni.
Un vulcano ad alto rischio
Il Calbuco (“acqua azzurra” nella lingua dei mapuches) ha un’altitudine di 2mila metri e si trova mille chilometri a sud di Santiago, tra i comuni di Puerto Montt e Puerto Varas, in un’area che i cileni chiamano la “regione dei laghi”. Viene considerato come il terzo più pericoloso tra i 90 vulcani che si trovano nel Paese. Il violento risveglio del Calbuco ha comunque sorpreso gli abitanti della zona, visto che era dal 1972 che non entrava in fase di eruzione. Dal cratere si è subito alzato un lungo pennacchio.
Il piano di evacuazione per 4mila persone
La presidente Michelle Bachelet ha chiesto alla popolazione «di seguire le istruzioni del governo». «Abbiamo preso tutte le misure necessarie», ha assicurato, senza escludere di un prossimo «deflusso della lava». Il governo ha tra l’altro disposto l’evacuazione di circa 4mila persone dell’area di Ensenada, oltre a ordinare lo stato d’eccezione in tre comuni della zona minacciata dall’eruzione. Il timore è che l’imponente pennacchio – alto 17 chilometri secondo alcuni media – possa improvvisamente «crollare sprigionando così materiali piroclastici» (composti da gas e frammenti di roccia), ha ricordato il ministro dell’Interno, Rodrigo Penailillo. Intanto, lo spettacolare pennacchio si è gradualmente spostato spinto dal vento oltre la cordigliera delle Ande, entrando sul territorio argentino fino a località lontane un centinaio di chilometri quali Bariloche e Villa La Angostura.