Bologna, ex marito a giudizio: diffamò l’ex suocero con un necrologio
Il fatto è singolare e forse unico. E richiama pure un qualcosa di goliardico. Ma non c’è nulla da ridere perchè ad occuparsi di un necrologio sul giornale sarà la magistratura ordinaria. Con tanto di processo per l’autore. Succede a Bologna, dove imputato per diffamazione è l’ex marito della figlia di un professionista morto a 88 anni, a dicembre 2009. Il messaggio incriminato fu pubblicato nella sezione apposita su un quotidiano cittadino, la vigilia di Natale. Un messaggio che sembrava come tanti altri, che niziava come una preghiera: “Ti raccomandiamo, Signore, l’anima fedele del nostro fratello… perché lasciato questo mondo, viva in te“. Poi, però, il tono cambiava repentinamente: “Nella tua clemenza cancella le spietate barbarie, le grandi e crudeli cattiverie contro persone deboli che non si potevano difendere, che ha commesso per la fragilità della condizione umana e concedigli il perdono e la pace“.
Il necrologio offensivo
Il contenuto del necrologio é stato perciò ritenuto offensivo dai familiari, che presentarono immediata querela. Le indagini del Pm Alessandra Serra, hanno quindi portato al rinvio a giudizio dell’autore e nella prossima udienza i giudici leggeranno la sentenza. L’imputato, che ha già subito una condanna definitiva per diffamazione nei confronti dell’ex suocero, è difeso dall’avvocato Duccio Cerfogli; i familiari del defunto si sono costituiti parte civile e sono assistiti dall’avvocato Alfonso Marra. A processo ci sono anche per omesso controllo l’ex direttore del quotidiano (difeso dall’avv. Filippo Sgubbi, sostituito in aula dall’avv. Tommaso Guerini) e un dirigente della concessionaria pubblicitaria che si occupa anche degli annunci.