Toti “frena” Salvini: «Deve ragionare in un’ottica di coalizione»

16 Mar 2015 13:04 - di Fortunata Cerri

«La Lega ha fatto troppe fughe in avanti. Dobbiamo ridiscutere tutta la situazione di Liguria e Toscana. E soprattutto bisogna consentire a Zaia di poter costruire un’alleanza vincente in Veneto. Noi valutiamo le alleanze in un’ottica nazionale». Così il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, intervistato dal Corriere della Sera, è tornato sulle condizioni per le alleanze del centrodestra alle regionali.

Toti e Salvini: botta e risposta

Quanto alle dichiarazioni di Matteo Salvini, che ha sottolineato di auspicare l’intesa con FI in Veneto: «Le parole a questo punto non bastano più – ha affermato Toti  – Salvini deve smetterla di impegnarsi in una corsa solitaria finalizzata ad avere qualche briciolo di consenso in più. Deve cominciare a ragionare in un’ottica di coalizione». Un vertice Berlusconi-Salvini stasera? «Queste sono ore di incontri, per cui è possibile. Se non sarà oggi, spero sia presto». Immediata la replica del leader della Lega: «Alleanza con Silvio Berlusconi? Vediamo sui progetti e sugli uomini».

Toti e Ncd: «Alfano per rimanere nel centrodestra deve allearsi con noi»

L’esponente di FI si è soffermato anche su Ncd: «per rimanere nel perimetro del centrodestra», ha sottolineato Toti, «Alfano dovrebbe allearsi ovunque con noi. A cominciare dalla Campania». E al giornalista che ha sottolineato come il leader Ncd potrebbe rispondere che in Veneto la strada gli è preclusa dai veti di Salvini, Toti ha detto: «noi ragioniamo in un’ottica di coalizione». «I diktat – ha  continuato il consigliere di FI – sono sbagliati da un lato e dall’altro». Avvertendo: «Se salta tutto per colpa dei capricci della Lega, a quel punto Forza Italia si sentirebbe libera di agire come meglio crede. E di valutare tutte le strade possibili, a cominciare dal Veneto. In condizioni normali, quella sarebbe una partita già vinta in partenza. E invece i fatti dell’ultimo mese, con l’espulsione di Tosi e i veti nei confronti di Alfano, hanno portato a riaprirla».

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