Suicidi per crisi, un altro caso: a Pavia un imprenditore si spara alla tempia

12 Mar 2015 19:39 - di Redazione

Si allunga l’elenco degli imprenditori suicidi a causa della crisi economica. L’ultimo caso è avvenuto in provincia di Pavia. L’imprenditore, Davide Cantone, di 47 anni, titolare di un’azienda di Verrua Po, si è suicidato sparandosi un colpo alla tempia con la pistola nella sua azienda. A trovare il corpo ormai senza vita sono stati alcuni dipendenti al loro arrivo in ditta. È stato immediatamente dato l’allarme, ma quando sono arrivati i soccorritori ormai purtroppo non c’era più nulla da fare. Secondo i primi accertamenti stava attraversando un momento complesso a causa delle difficoltà economiche della sua aziende legate a un calo degli ordini. L’imprenditore dirigeva insieme al fratello Matteo, 39 anni, la Cantone e Bruschi, una ditta che ha una decina di dipendenti e che è specializzata nella produzione di rubinetteria e valvole in acciaio inox. Secondo gli accertamenti dei carabinieri aveva parlato delle difficoltà economiche di recente anche con un suo conoscente. Nulla però, lasciava presagire la sua tragica decisione che ha deciso di mettere in pratica.

Suicidi per crisi, aumentati in un anno del 59,2%

Da uno studio di Link Lab, il Laboratorio di Ricerca Socio-Economica della Link Campus University che nel 2012 ha istituito l’Osservatorio suicidi per crisi economica, è emerso che nei primi nove mesi del 2014 in Italia i suicidi per cause economiche sono cresciuti del 59,2%. L’aggiornamento dei risultati ha mostrato un’escalation dei suicidi, con 164 vittime da gennaio a fine settembre 2014 (lo scorso anno nello stesso periodo erano 103), che hanno portato a 402 il numero di persone che hanno deciso di togliersi la vita per motivi economici dal 2012 fino alla fine dello scorso anno.

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