Siria, i Jihadisti conquistano Idlib. E il web propaganda l’ultima conquista

28 Mar 2015 19:56 - di Ginevra Sorrentino

Siria, cade un’altra roccaforte: il Fronte al Nusra, branca siriana di Al Qaida, e i battaglioni islamici della ribellione si sono impadroniti di Idlib, capoluogo dell’omonima provincia nel Nord-Ovest della Siria. Un affermazione delle forze jihadiste in Siria, confermata dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che ha spiegato come varie formazioni, tra le quali Ahrar al-Sham, Jund al-Aqsa e, appunto, Al Nusra, abbiano preso il controllo di Idlib dopo combattimenti durati quattro giorni, durante i quali le forze del regime non sono riuscite ad avere la meglio nonostante il ricorso a bombardamenti aerei.

Isis, cade anche Idlib

L’agenzia governativa Sana ha sottolineato che le truppe di Damasco «si sono ridispiegate a sud di Idlib per contrastare migliaia di terroristi che arrivano dalla Turchia». Ankara è tra i maggiori sostenitori delle forze dell’opposizione. Video postati in rete dai ribelli mostrano miliziani mentre strappano gigantografie del presidente Bashar al Assad e mentre prendono a martellate un grande busto di suo padre, il defunto presidente Hafez. I combattimenti continuano tuttavia nelle vicinanze della città, anche con l’impiego di artiglieria da entrambe le parti. Vi sono forti timori dunque per la sorte della popolazione civile: circa un milione di persone vive a Idlib, tra residenti e profughi provenienti da altre regioni investite dai combattimenti. Secondo testimoni, molti hanno lasciato le loro case per trovare riparo altrove.

Una città strategica

Idlib occupa una posizione strategica, trovandosi 25 chilometri a Est del confine con la Turchia, 50 chilometri a Sud-Ovest di Aleppo e 90 chilometri a Nord-Est di Latakia, la città-feudo degli Assad, sul Mar Mediterraneo, finora risparmiata dalle violenze. Quella di Idlib è la seconda importante sconfitta per le forze lealiste questa settimana dopo la caduta, il 25 marzo, della cittadina di Busra al Sham, nel Sud del Paese, vicino al confine con la Giordania, già centro fiorente in epoca romana e oggi nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. La conquista di Idlib conferma la pericolosità delle forze jihadiste nel caos che si è impadronito della Siria in quattro anni di guerra civile. Una situazione che sembra spingere i governi europei e quello americano a cercare un dialogo con Assad, di cui chiedevano perentoriamente l’uscita di scena fino a poco più di un anno fa.

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