Il killer di Terni, espulso nel 2007, era tornato grazie a Mare nostrum

13 Mar 2015 15:57 - di Guido Liberati

Era stato espulso nel 2007 il marocchino arrestato dalla polizia per l’omicidio di David Raggi. Gli investigatori stanno ora ricostruendo come e quando sia tornato a Terni. Lo straniero ha dato in escandescenze in un bar per una birra, poi all’uscita si è trovato casualmente davanti il 27enne ternano che era davanti al locale, colpendolo mortalmente al collo con una bottiglia rotta il marocchino di circa 30 anni poi arrestato dalla polizia. «Che mi guardi? Che cosa vuoi?», ha detto lo straniero a David, informatore farmaceutico e in passato impegnato con il 118. Inutili i soccorsi al giovane che è morto praticamente sul posto. L’omicidio è avvenuto in una delle principali piazze di Terni dove si trovano diversi locali notturni.

Il killer di Terni alla vittima: «Che fai mi guardi?»

È stata un’aggressione di «violenza inaudita». Lo ha sottolineato il questore Carmine Belfiore nel corso della conferenza stampa in cui sono stati ricostruiti il delitto e l’arresto del marocchino considerato il responsabile dell’aggressione. «È un fatto imprevedibile, assurdo, avvenuto nel giro di pochi minuti» ha sottolineato ancora il questore. L’aggressione è avvenuta poco prima di mezzanotte. Il marocchino è risultato sotto l’effetto dell’alcol ma la polizia sta valutando se abbia assunto anche altre sostanze. Nel bar ha cominciato a dare in escandescenze e il personale, insieme ai due agenti in borghese presenti, hanno cercato di calmarlo. Ne è nato un parapiglia nel corso del quale sono stati rotti bicchieri e bottiglie. Lo straniero è entrato e uscito dal locale varie volte. Improvvisamente – la ricostruzione fornita dagli investigatori – ha colpito al collo David Raggi che era in piedi davanti al bar. Diversi i vetri raccolti dalla polizia e che ora saranno esaminati. L’ipotesi è comunque che il giovane sia stato ferito mortalmente con il collo di una bottiglia rotta. È stato subito soccorso da un medico presente sul posto che lo conosceva e poi è intervenuta un’ambulanza. I soccorsi sono stati però vani. Il marocchino è stato individuato in via Roma dagli agenti che lo hanno bloccato nonostante la sua resistenza. Che è proseguita anche in questura. Il presunto aggressore è stato poi riconosciuto da diversi clienti del locale.

L’assassino di Terni aveva chiesto asilo politico

Aveva fatto ricorso contro la decisione di respingere la sua richiesta di asilo politico in Italia il marocchino Amine Aassoul. Lo straniero era quindi in attesa di una decisione in merito. A riferirlo sono stati gli investigatori nel corso di un conferenza stampa tenuta stamani in questura. Il marocchino era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato. Assoul – secondo quanto si è appreso – era tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, soccorso grazie all’operazione Mare nostrum, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.

 

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