Gb verso il voto, Cameron in testa nel primo confronto televisivo

27 Mar 2015 10:32 - di Fortunata Cerri

David Cameron ha vinto il primo confronto televisivo (pur se indiretto) con il leader dei laburisti Ed Miliband in vista delle elezioni politiche del 7 maggio. Secondo un “instant poll’ del Guardian realizzato alla fine della trasmissione televisiva, cui hanno partecipato il primo ministro uscente ed il leader dell’opposizione, il 54% degli intervistati Cameron è stato più convincente del suo avversario e solo il 46% sosterrebbe Miliband. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di quasi mille persone. Il premier è sembrato più sicuro nelle risposte del capo dell’opposizione, che pure ha beneficiato dell’essere intervistato dal conduttore e dagli ospiti in studio dopo Cameron. Unico mea culpa del primo ministro il non essere riuscito a ottenere quanto sperava nella scorsa legislatura in termini di immigrazione. Miliband, invece, è apparso esprimersi più per slogan. La campagna elettorale comincia ufficialmente da lunedì.

 Cameron: se vinco non aumento l’Iva

Giovedì si è tenuta l’ultima seduta del Parlamento di Westminster e Cameron ha chiuso la legislatura “col botto”. Nell’ultimo question time prima del voto del 7 maggio, proprio all’inizio di una mezz’ora intensissima di domande e risposte sotto gli occhi della moglie Samantha e dei due figli piccoli venuti apposta a vederlo dalle tribune della Camera dei Comuni, il primo ministro ha annunciato che se vincerà le elezioni non aumenterà l’Iva. L’ultimo sondaggio dà conservatori e laburisti in parità assoluta, entrambi al 35%, mentre perde ben tre punti l’Ukip di Nigel Farage, che col 10% conserva la terza posizione ed è seguito dai Libdem (all’8%) di Nick Clegg, attuale vicepremier, il cui partito rischia seriamente di non tornare in Parlamento. Su tutto pesa l’incognita dell’Snp. Il partito nazionalista scozzese che è convinto di poter essere l’ago della bilancia. Il loro ex leader Alex Salmond, candidato per un seggio da deputato a Westminster, ha affermato che lo Scottish National Party (Snp) bloccherà un eventuale governo di minoranza guidato dai conservatori del premier David Cameron.

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