Sembra facile fare uno Stadio: ecco le criticità del progetto As Roma

30 Mar 2015 21:38 - di Redazione

Un documento per mettere nero su bianco le criticità che il nuovo stadio dell’AS Roma porterà alla zona di Decima e del Torrino, tutta quell’area, cioè, del IX municipio che sarà investita da nuovi metri cubi e da nuovo traffico ma anche da nuove opportunità economiche. Il Comitato di quartiere Torrino-Decima, per voce del suo vice presidente Arturo Garzia, sottolinea che “le questioni di principio che dicono ‘no’ a priori non servono ma esistono anche delle questioni sulle quali non si può soprassedere: per questo favoriremo il percorso per il nuovo stadio solo se verranno accettate le nostre proposte”. Proposte che prendono il via proprio dai problemi che la nuova avveniristica struttura potrebbe creare.

Tutte  le criticità

Primo fra tutti quello dell’aumento del traffico su arterie già “quasi al collasso” come la via del Mare e la via Ostiense: “Non vorremmo ritrovarci con i mezzi pesanti che devono costruire lo stadio che intasano ancor di più queste vie e quindi “l’unica misura che possa ridurne gli effetti è la prioritaria trasformazione della Roma-Lido in ferrovia metropolitana con immediato stanziamento dei fondi, avvio rapidissimo dei lavori, dotazione di treni, personale, tecnologia di supporto”. Una misura più idonea per i cittadini rispetto al prolungamento della linea B della metro. “Se si potesse potenziare la Roma-Lido fino ad arrivare a un treno ogni 3 minuti (che sopporterebbe il carico di passeggeri anche dell’eventuale linea B ndr.) noi saremmo ben contenti”, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Giovanni Caudo che ha incontrato i cittadini del quartiere e illustrato loro la delibera votata in Assemblea a dicembre.

Lo Stadio dell’As Roma

L’assessore Caudo, tuttavia, ha sottolineato che “l’obbligo di presentare il progetto anche delle opere infrastrutturali spetta al privato che deve costruire lo stadio. Poi, valuteremo la validità delle proposte”. E anche per quanto riguarda il pericolo falda acquifera, avanzato dal Comitato, e il rischio “di veder sprofondare il quartiere di Decima”, Caudo è stato molto chiaro: “mi sembra strano che un privato che ha interesse a costruire un’opera come si deve non si faccia carico di studi appositi per evitare rischi del genere”. Il presidente del IX Municipio Andrea Santoro, presente all’incontro-confronto, alla domanda se si sentisse ottimista sulle tempistiche annunciate per la posa della prima pietra (“entro il 2015”, ha garantito il sindaco Ignazio Marino) ha risposto: “al momento parliamo solo di un plastico. Lo spero davvero ma sarà che negli anni ho visto cose interessanti che sono rimaste sulla carta. Per questo credo si debba evitare di essere tifosi e essere sobri”.

 

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