Allarme internazionale: un milione di immigrati dalla Libia verso l’Italia
Solo pochi giorni fa è arrivato il primo bilancio del 2015: alla mezzanotte del 4 marzo, in Italia, erano già sbarcati 8918 immigrati, il 43% in più rispetto ai 5611 dello stesso periodo del 2014. Ora da Frontex arriva una proiezione ancora più preoccupante, che conferma come per l’anno in corso ci si debba aspettare un’ondata migratoria ancora più consistente di quella dello scorso anno, che pure era stata da record.
Un milione di immigrati dalla Libia
«A seconda delle fonti, ci viene segnalato che ci sono tra i 500mila e un milione di migranti pronti a partire dalla Libia», ha detto Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex. «Nel 2015 dobbiamo essere preparati ad affrontare una situazione più difficile dello scorso anno», ha commentato quindi Leggeri, che non ha escluso che dietro al traffico di disperati possa esserci l’Isis e che ha chiarito che «se questo non accade ora, potrebbe accadere in futuro». «Dobbiamo essere coscienti dei rischi. Ad ora non ho prove per dire che hanno la situazione dell’immigrazione illegale sotto controllo, ma dobbiamo stare attenti», ha spiegato il numero uno di Frontex, ammettendo che «abbiamo prove che i migranti sono stati forzati a salire sulle imbarcazioni con le armi. Non ho niente per dire se fossero terroristi, ma c’è preoccupazione tra gli Stati».
Intervenire nei Paesi terzi
Poi, anche Leggeri si è soffermato su uno dei temi che tengono banco in Italia: la necessità di intervenire prima che i barconi prendano il largo. «Frontex è una parte. Da solo non è sufficiente ad affrontare questo enorme problema. Ad esempio, la cooperazione con i Paesi terzi è molto importante», ha detto il direttore generale dell’Agenzia europea per le frontiere, chiarendo che «se si vuole che Frontex faccia più operazioni abbiamo bisogno di risorse e staff e dell’impegno degli Stati membri a rendere disponibili i loro mezzi».