Tartassati e senza soldi: gli italiani “ringrazino” Monti e Letta. I dati Istat

19 Feb 2015 13:13 - di Girolamo Fragalà

Tartassati, in forti difficoltà economiche, alla ricerca quasi disperata di un lavoro. È la fotografia degli italiani. O meglio, è la fotografia di come il trio che si è alternato al governo – Monti, Letta e Renzi – ha ridotto gli italiani. Scelte politiche sbagliate, promesse andate in fumo, prospettive negate. Basta leggere i dati dell’Istat per averne conferma. «La pressione fiscale in Italia raggiunge il 43,3 per cento nel 2013, collocando il nostro Paese al sesto posto nella “Ue-28”. Rispetto ai principali partner europei il valore italiano risulta inferiore solo a quello della Francia». Il che dimostra la politica solo lacrime e sangue del centrosinistra e dei tecnici.

Le conseguenze della politica di Monti e Renzi

Il 23,4 per cento delle famiglie vive in una situazione di disagio economico, per un totale di 14,6 milioni di individui. Circa la metà, il 12,4% dei nuclei, si trova in grave difficoltà. In Italia sono oltre 10 milioni le persone in condizioni di povertà relativa, che presentano una spesa per consumi inferiore alla soglia di riferimento. Si tratta del 16,6% della popolazione. La povertà assoluta, che non consente di avere standard di vita accettabili, coinvolge invece il 7,9% delle famiglie, per un totale di circa 6 milioni di cittadini

I dati Istat: non c’è lavoro, non ci sono quattrini

In Italia lavorano meno di sei persone su dieci in età compresa tra i 20 e i 64 anni. Nel 2013, infatti, il tasso di occupazione per questa fascia d’età è calato, scendendo sotto quota 60% (si è fermato al 59,8%). Nella graduatoria europea, solamente Grecia, Croazia e Spagna presentano valori inferiori.

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