Nuovo orrore in India: bimba di 7 anni stuprata e uccisa a una festa di nozze

19 Feb 2015 10:38 - di Redazione

Una bambina di sette anni è stata rapita, violentata e sgozzata in India, nello Stato di Maharashtra mentre domenica partecipava ai festeggiamenti per il matrimonio di un parente. Lo riferisce Ndtv. La bimba, affetta da disturbi visivi, aveva insistito per potersi recare con il padre nel Kumar Resort di Lonavala dove era prevista la festa di una sua cugina più grande. Nel pomeriggio di domenica la piccola si è allontanata per prendere del cibo e non è più tornata. Il suo corpo è stato ritrovato sul tetto del resort. Data la presenza di molti parenti il padre non si è preoccupato per l’assenza della figlia, ma in serata ha constatato la sua scomparsa, denunciandola alla polizia. Per due giorni le ricerche non hanno dato risultati fino a quando martedì pomeriggio un dipendente del Resort, recatosi sul tetto per pulire le vasche collegate a pannelli solari ha visto un tappeto arrotolato all’interno del quale c’era il cadavere seminudo e con un taglio alla gola della bambina. L’autopsia ha confermato la morte per sgozzamento e la presenza di violenze sessuali. La polizia ha registrato una denuncia per omicidio e cerca di risalire ai suoi responsabili. Per reazione al delitto, una folla di persone e di militanti politici locali hanno assaltato il centro di vacanze danneggiandolo gravemente. Il proprietario del resort è un ex parlamentare dello Stato di Maharashtra.

India, la piaga degli stupri: 25mila nel 2014

In India sono stati registrati nel 2014 ben 25.000 casi di violenza sessuale nei confronti di  donne e bambini, fatto che costituisce «una vergogna nazionale», così come definito dal ministro dell’Interno indiano, Rajnath Singh. Nella maggior parte delle violenze sessuali registrate a New Delhi nel 2014, gli stupratori erano amici o parenti della vittima. Soltanto il 4% erano sconosciuti. È quanto emerso da una statistica resa nota dalla polizia a un tribunale locale e riportata dal quotidiano The Hindu. Secondo il rapporto, nei primi dieci mesi del 2014 nella capitale sono state denunciate 1.704 violenze carnali, di cui 215 erano casi di incesto. Il dato più scioccante è che nel 43% dei casi è il padre a commettere il crimine, mentre in 27 casi è il fratello della vittima. In 642 stupri, quindi circa la metà, sono stati denunciati amici, conoscenti o vicini di casa della donna violentata.

 

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