La Meloni incontra Stacchio, il benzinaio eroe: fondi per difenderlo

12 Feb 2015 13:06 - di Paolo Lami

«Stamattina presto il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, ha sentito telefonicamente Roberto Zancan, il gioielliere veneto vittima della rapina sventata dall’eroico benzinaio Graziano Stacchio. Domani Giorgia Meloni sarà in Veneto per incontrare, insieme al sindaco di Albettone, Joe Formaggio, i due protagonisti della drammatica vicenda e, in particolare, il benzinaio eroe, e per esprimere loro la vicinanza e la solidarietà di tutto il movimento. Ieri Fratelli d’ItaliaAn ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere la difesa legale del benzinaio Stacchio e il gruppo parlamentare di FdI-An attiverà azioni per modificare la legge sulla legittima difesa, in modo tale che non si arrivi al paradosso, come in questo caso, dove un cittadino eroico e responsabile si trovi a rischiare la galera per aver salvato la vita a persone in pericolo». Lo comunica in un nota l’ufficio stampa di FdI-An.
Ieri i deputati leghisti avevano indossato alla Camera alcune magliette con la scritta “Io sto con Stacchio. Con chi difende il territorio” per sostenere la causa del benzinaio di Nanto che pochi giorni fa, nel tentativo di difendere i titolari di una gioielleria da una rapina a mano armata, ha ucciso un bandito rom.

Fila dal benzinaio eroe per fare rifornimento: atto di solidarietà

E nell’ambito delle iniziative a favore del benzinaio, sabato prossimo tutti gli esponenti territoriali del Carroccio si ritroveranno alla stazione di servizio di Stacchio per fare rifornimento carburante: «Un gesto di vicinanza, solidarietà e apprezzamento per quanto ha fatto» il benzinaio, spiega il deputato leghista vicentino Filippo Busin.
Dal punto di vista giudiziario è oramai acclarato che il rapinatore rom è morto in seguito a una sola ferita dovuta al colpo di fucile sparato dal benzinaio alla gamba destra del rom, seguita da shock emorragico, probabilmente per la lesione dell’arteria femorale.
Almeno sono queste le conclusioni alle quali è giunta l’autopsia eseguita a Vicenza dal dottor Vito Cirielli sul cadavere di Albano Cassol, il nomade 41enne morto la scorsa settimana durante il tentativo di rapina alla gioielleria “Zancan” di Ponte di Nanto. Perito dell’accusa e consulenti delle parti hanno chiesto 60 giorni per scrivere le loro conclusioni. Fondamentale sarà anche la perizia balistica. Intanto sul luogo della sparatoria sono stati trovati nuovi fori di proiettile nel distributore del benzinaio.

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