I quotidiani del 5 febbraio visti da destra: dieci articoli da non perdere

5 Feb 2015 9:25 - di Romana Fabiani

Le fibrillazioni nell’area di centrodestra continuano a occupare le prime pagine della stampa nazionale insieme al “giallo” sulla tenuta del patto del Nazareno e alla partita a scacchi a distanza tra Renzi e Berlusconi. Riflettori puntanti anche sulla Grecia targata Tsipras.

1) Le invisibili  trame contro l’euro (Corriere della Sera pag.1)

Per l’economista Francesco Giavazzi la simpatia che il nuovo governo greco suscita in molti, “la condiscendenza verso un Paese le cui condizioni sociali sono da alcuni anni drammatiche rischiano di farci cadere in una trappola che potrebbe portare dritti alla fine dell’euro”. La Banca centrale europea  ha mostrato in queste ore di essere ben conscia dei rischi.

2) Gli interessi che spingono a non fermarsi (Corriere della Sera pag.1)

Antonio Polito nel suo commento punta i riflettori sul patto del Nazareno che definisce ” molto più di un accordo tecnico”, ora – spiega – quella società di mutuo soccorso è rotta ma è difficile pensare che Berlusconi intenda impedire che le riforme giungano in porto. D’altra parte Renzi non ha di suo una maggioranza al Senato.

3) Guerra fredda esasperata dai conflitti in Forza Italia (Il Corriere della Sera pag. 6)

Nella sua Nota quotidiana Massimo Franco osserva che la rottura del Patto del Nazareno è totale, senza margini di ripresa, quasi ostentata,  perché Berlusconi ha bisogno di togliere alla fronda interna dei malpancisti fittiani  l’arma simbolica più forte nella guerra interna a Forza Italia.

4) Fini: la rifondazione della destra comincia da An (Il Corriere della Sera pag. 6)

Gianfranco Fini entra nel dibattito di queste ore con una lettera al Corriere che si conclude con l’appello a “provarci ancora” rivolto a quelli che hanno dato vita all’esperienza di An. «Personalmente non mi considero esente da colpe», dice l’ex presidente di Fli, invitando a un riflessione sulla”scomparsa della destra qual è stata rappresentata da Alleanza nazionale”, che lui stesso definisce “una forza politica che ambiva ad agire con cultura di governo”.

 5) Tosi apre alle coppie di fatto (Il Corriere della Sera pag 11)

Il  sindaco leghista di Verona, Falvio Tosi, forse primo in Italia tra i colleghi del Carroccio, ha annunciato che la città scaligera tra pochi giorni avrà un registro per le coppie di fatto, eterosessuali od omosessuali che siano. Tosi si appella a “una legge del 1989 che prevede questa possibilità, che a Verona sarà adesso attuata”.

 6) Premier sleale ora rivedremo anche il voto sulla legge elettorale (Repubblica pag 6)

In un’intervista a tutto campo Renato Brunetta rivendica con orgoglio la frattura con il governo. “Renzi ha rotto  in tutti i sensi, lui e i suoi epigoni, Boschi e Serracchiani…”. Ora, dice l’ex ministro forzista, rivedremo tutte le nostre posizioni, voteremo solo quello che ci piace, abbiamo le mani libere.

7) Gasparri: adesso Forza Italia ha mani libere (Il Tempo pag. 1)

“Il patto è morto ma forse dalle sue ceneri rinasce una più chiara presenza politica”, scrive Maurizio Gasparri in un intervento in prima pagina a proposito della rottura del feeling riformista tra il premier e il Cavaliere. “Siamo stati ingenui? Può darsi, ma collaborare per le riforme era una scelta saggia, se uno dei due contraenti sceglie l’inganno, però,  la saggezza diventa subalternità”.

8) Renzi il bullo non sta più sereno  (Libero pag. 1)

Nel suo editoriale Maurizio Belpietro fotografa un premier tutto fare con uscite vicine a quelle di un bullo di provincia. “Dopo che  è riuscito a imporre il suo candidato al Colle non c’è più niente che lo tenga. Il premier viaggia a qualche metro da terra, convinto che presto camminerà sulle acque e moltiplicherà anche pani, pesci e occupati”.

9) L’ultima chance di ripensare il centrodestra (Il Giornale pag  1)

Nella sua rubrica il Dubbio, Piero Ostellino fa il punto dello stato di salute del centrodestra. “Riconoscenza e tradimento non sono categorie politiche – scrive – ora il centrodestra deve ripensarsi, non solo ricucire gli strappi, ma fare ordine in casa propria e stabilire una strategia cui attenersi nel prossimo futuro con Renzi. Prima che sia troppo tardi”.

10) Ncd La parabola del partito poltrona (Il Fatto Quotidiano pag 3)

Il Nuovo centrodestra a rischio estinzione dopo le grandi fughe. “Manovre, ambizioni, riposizionamenti, tattiche e  strategie, in una sola parola poltrone”, è il profilo che Fabrizio d’Esposito traccia del partito di Alfano in caduta libera definito ” un cespuglio ministeriale nato da scissione parlamentare”.

 

 

 

 

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