I quotidiani del 17 febbraio visti da destra. Dieci articoli da non perdere

17 Feb 2015 9:42 - di Sandro Forte

Le prime pagine di oggi, martedì 17 febbraio, dedicano articoli, analisi e editoriali alla crisi libica e alle minacce dell’Isis all’Italia. Spazio anche alle prossime elezioni regionali in Campania e Veneto, alla situazione in Grecia, alla scuola, all’ordine pubblico.

1) Chi ringraziare se abbiamo i tagliagole ai confini (Libero, pag.1)

Nel suo editoriale su Libero il direttore Maurizio Belpietro ricorda chi furono i cosiddetti “esperti” che anni fa, al tracollo del regime di Gheddafi, non facevano che tranquillizzare: i ribelli anti-Gheddafi non sono estremisti. Napolitano, Bersani e Scalfaro – scrive Belpietro – invocavano le bombe e criticavano l’eccessiva prudenza di Berlusconi.

2) Ma ci furono colpe anche a destra (Libero, pag.1)

Sempre su Libero Giancarlo Perna scrive però che le colpe furono anche a destra, e in particolare dell’allora ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale prima (29 agosto 2010) ricevette con tutti gli onori il rais libico, lodandolo per il controllo dei flussi migratori verso l’Italia, e poi lo accusò delle più terribili nefandezze quando Gheddafi era ormai al tracollo.

3) Gheddafi scrisse: “Senza di me vi invaderanno” (il Giornale, pag.7)

Fausto Biloslavo ricorda l’ultima intervista rilasciata dal rais al Giornale: “Se i terroristi conquistano il Nord Africa, il Mediterraneo diventerà un marea di caos”. E ancora: “Se al posto di un governo stabile (quello suo, di Gheddafi, ndr), che garantisce sicurezza, prendono il controllo queste bande legate a Bin Laden, gli africani si muoveranno in massa verso l’Europa”. Una profezia che si è puntualmente avverata.

4) I peggiori nemici di Tsipras? Irlanda, Spagna e Portogallo (La Stampa, pag.7)

Sono i tre Paesi che sono stati “salvati” dalla Troika, scrive Marco Zatterin sulla Stampa. Irlanda, Spagna e Portogallo, messi in ginocchio dalla crisi economica, hanno salvato i loro istituti bancari con i prestiti condizionati dai creditori internazionali guidati dalla Troika e ora non accettano che la Grecia possa non rispettare gli stessi loro impegni.

5) Salvini contro Tosi: aiuta il Pd (Il Tempo, pag.9)

Non c’è ancora intesa per le elezioni regionali in Veneto fra il governatore Luca Zaia e il sindaco di Verona, entrambi legisti. Fallisce la mediazione del segretario Matteo Salvini – scrive Daniele Di Mario sul Tempo – che avverte: “Zaia non si tocca, chi riompe le scatole lo farà fuori della Lega”. Secondo Salvini, il sindaco di Verona faciliterebbe indirettamente il Pd.

6) Berlusconi insiste: la Lega accetti l’Ncd, altrimenti è rottura (la Repubblica, pag.15)

Il Cavaliere considera prioritario l’accordo con il partito di Alfano per mantenere al centrodestra il governo della Campania governata finora dall’uscente Caldoro. Ma l’eventuale accordo sulla Campania – scrive Carmelo Lopapa sulla Repubblica – dev’essere accettato anche per il Veneto, altrimenti Forza Italia ritirerebbe il sostegno a Zaia.

7) Il pensiero di destra? E’ ora che faccia autocritica (il Giornale, pag.22)

Nella sua analisi sul Giornale Marcello Veneziani spiega come occorre rilanciate il pensiero conservatore. Due i principali punti deboli del pensiero di destra: il rimpianto di un’età dell’oro inesistente e la certezza (paralizzante) di vivere in un’epoca di degrado irreversibile. Il ciclo è finito – scrive Veneziani – ora bisogna ripartire, senza però dimenticare le radici.

8) Quel terrorista rosso svanito nel nulla (il Giornale, pag.1)

Si chiama Maurizio Baldasseroni e militò in Prima Linea: nel dicembre del ’78 con un suo compagno uccise tre uomini in una lite al bar. Non è vero che Baldasseroni è morto, sostiene il giudice Ilaria Massei che ha respinto la dichiarazione di morte presunta che lo avrebbe cancellato dalla lista dei latitanti. Una pista – scrive Luca Fazzo sul Giornale – indicherebbe la presenza del latitante in Perù.

9) Spacciatori e ultrasinistra: patto a Milano (il Fatto Quotidiano, pag.13)

Davide Milosa scrive sul Fatto Quotidiano che a Milano spacciatori di droga ed estremisti di sinistra avrebbero sottoscritto una specie di patto per controllare il cuore della movida. Chi si oppone ne paga le conseguenze: domenica scorsa una bomba carta ha devastato un noto locale in via Gola, tre mesi fa ultras di sinistra (che occupano alcuni alloggi della zona) hanno attaccato il vicino commissariato Ticinese.

10) Il liceo Scientifico surclassa… il Classico (Corriere della Sera, pag.1)

Il liceo Classico continua a perdere colpi: è sceso al 5,5% contro il 6,1% del 2014 e il 10% di otto anni fa: praticamente ha perso la metà degli iscritti. Sul podio gli istituti Tecnici con oltre il 30% (soprattutto il Tecnologico), bene lo Scientifico (24%) e il Linguistico, che doppia il Classico. Sono queste – scrive Antonella De Gregorio sul Corriere della Sera – le prime indicazioni di famiglie e studenti alle prese con le iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno (iscrizioni chiuse, on line, il 15 febbraio).

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