Fitto a Berlusconi: «Non ci spaventa nessuno, avanti per ricostruire»

18 Feb 2015 13:54 - di Girolamo Fragalà

Nuovo scontro, nuovo botta e risposta. Da una parte il Cavaliere, che nomina Luigi Vitali commissario di Forza Italia in Puglia. Dall’altra il Ricostruttore che reagisce: «Altro errore». Fitto a Berlusconi: «Qui non si spaventa nessuno, noi andiamo avanti per ricostruire». In sottofondo, l’indiscrezione secondo cui i cosiddetti ribelli non avrebbero trovato posto tra le candidature, un’indiscrezione che ha alzato la tensione anche in assenza di conferme.

Fitto a Berlusconi: «Caro presidente, così non va»

«Caro Presidente Berlusconi, purtroppo continui a sbagliare in una logica da “distruzione” e “autodistruzione”. A maggior ragione, a Forza Italia serve e servirà la nostra iniziativa dei Ricostruttori», afferma Fitto. «Altri giri, altre nomine. Prima un’ennesima nomina calata dall’alto, con un tema come quello del Sud che viene declassato a uno delle decine e decine di incarichi di partito purtroppo senza significato. Poi, un’altra nomina in Puglia. Qui, ovviamente, non si spaventa nessuno».

La replica di Luigi Vitali: Fitto stai sereno

«Questo è un problema che hanno creato in parte i giornalisti e in parte lo stesso Fitto che chiede una smentita su questo argomento ma non mi sembra di aver letto né sentito da nessuno una minaccia di questo tipo. Per cui si è creato un caso su un problema che non esiste». Così il neocommissario regionale azzurro in Puglia, Luigi Vitali, risponde all’Ansa sulle voci per cui Berlusconi non accetterà nelle liste per le regionali pugliesi, candidati di Raffaele Fitto. «Le candidature saranno vagliate da Berlusconi, quelle provenienti dalla Puglia e dalle altre regioni. Ma il criterio non sarà quello della vicinanza o dell’amicizia né a Fitto né a Vitali. I criteri saranno il consenso, il radicamento sul territorio, la meritocrazia. Proprio quei principi ai quali pare si stia ispirando Fitto. Quindi può stare tranquillo da questo punto di vista. Fitto può stare sereno».

Quanto a chi vede nella sua nomina un atto di guerra a Fitto, Vitali spiega: «Fitto l’ho sostenuto pancia a terra alle europee, sono stato suo collaboratore, credo di essere ancora suo amico. Io non dichiaro la guerra a nessuno. La nomina mia non è di uno che stava passando per caso da Palazzo Grazioli. È la nomina del più anziano forzista di Puglia attualmente ancora in servizio permanente. È una nomina nella continuità politica e non nella contrapposizione. E questo nessuno può negarlo. La mia nomina -la leggerei come un atto di pace e riunificazione».

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