La differenziata appaltata ai rom. La pazza idea dell’assessore di Marino

3 Feb 2015 12:39 - di Adele Sirocchi

Una delibera non c’è ancora ma le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche sociali della giunta Marino, Francesca Danese, hanno creato imbarazzo e proteste. Cosa ha detto l’assessore Danese? Che potrebbe essere una bella idea appaltare ai rom la raccolta differenziata. Così, in  nome dell’accoglienza e di solidi percorsi di integrazione. Già: ma la pulizia della città non dovrebbe avere assoluta priorità?

“Siamo su Scherzi a parte?”

“Stiamo decisamente su Scherzi a parte”, ha commentato Alfio Marchini. Ironizza Fabrizio Ghera, capogruppo di FdI in Campidoglio: “A un sindaco che ogni giorno ne spara una più grossa dell’altra mancava la folle idea dell’assessore Danese di impiegare i nomadi per la raccolta differenziata. Roba dell’altro mondo, solo Marino è capace di tagliare lo stipendio, mettere in mobilità e cassa integrazione i dipendenti capitolini per poi assumere i nomadi. Un sindaco geniale, una giunta di geni”. Parla di debutto tragicomico il senatore del Ncd Andrea Augello, che fa notare che rovistare nei cassonetti non è proprio il curriculum ideale di un novello “selezionatore di rifiuti”.

La Danese fa marcia indietro

Ce n’è abbastanza perché Francesca Danese si senta in dovere di fare una mezza marcia indietro: “Le dichiarazioni – ha detto Danese – non alludono ad alcuna delibera ma è doveroso che l’assessorato alle politiche sociali immagini percorsi di integrazione che passino per l’inserimento al lavoro e l’emersione di quante più persone dalla marginalità”. Come dire: stavolta rinuncio, ma tornerò alla carica…

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