Vendola “colpito” dalle ironie: Tsipras si allea con la destra, tu che fai?

26 Gen 2015 17:51 - di Livia De Santis

«Tsipras si allea con la destra. Che diranno ora i tifosi italiani di Tsipras, da Vendola a Fassina a Civati, nemici di ogni larga intesa?». La domanda posta su Twitter dal senatore Ncd, Roberto Formigoni  – e dal popolo del web – dovrebbe far riflettere il leader di Sel che sogna una Syriza italiana e boccia le larghe intese. Il successo dello schieramento anti-euro  ha aperto in Italia il dibattito. La vittoria di Syriza «più che un’apertura all’euroscetticismo può essere il grimaldello che scardina questa vecchia Europa e crea le condizioni perché si apra una fase nuova», ha osservato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

La ribellione greca alla Merkel e all’Europa

Per il governatore questa fase nuova deve vedere «il protagonismo delle Regioni e delle macroregioni europee e la possibilità di uscire dall’euro. Viene scardinato un sistema: la Grecia – ha continuato Maroni – è stata messa sotto tutela da parte della Germania e della Commissione europea in questi anni e si è ribellata a questa tutela forzata». Il presidente della Regione ha concluso che «questo è un buon segno che la democrazia torna a far sentire la propria voce rispetto alla burocrazia europea e alle banche». Dal canto suo, Franco Frattini, presidente del Sioi ed ex ministro degli Esteri ha puntualizzato: «Il messaggio facile – basta con questa Europa – è un messaggio, come tutti quelli distruttivi, pericolosamente attrattivo». Oggi è in discussione un modello di Europa che purtroppo «a torto o a ragione ma in parte a ragione è stata vista come qualcosa che toglie ma non dà» e ora serve un equilibrio tra crescita e conti. Frattini ha spiegato che «un equilibrio tra crescita e conti, è qualcosa che l’Italia è in grado di dare. L’Italia ha un ruolo e lo avrà». E anche Pier Luigi Bersani ha osservato che con la vittoria di Tsipras «si è aperto un varco e lì bisogna far passare qualcosa di positivo, una forte correzione delle politiche di austerità altrimenti si pone un problema».

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