In Italia tutti contro Renzi: il suo semestre europeo è il nulla

13 Gen 2015 13:51 - di Giacomo Fabi

Più dei commenti, è l’aula semideserta di Strasburgo a suonare come malinconico epitaffio del semestre italiano di presidenza Ue. Una presidenza piatta, priva di acuti e persino con qualche stecca. In Europa Matteo Renzi non si è rivelato un buon tenore, anzi. Le dichiarazioni degli esponenti del centrodestra sono improntare a particolare severità. Ma non per partito preso, come pure sarebbe normale – bensì per l’oggettiva inconsistenza del ruolo svolto dal premier in ambito Ue. Particolarmente duro è Matteo Salvini, per il quale «questo semestre di presidenza italiana è stato il nulla. Oggi la degna fine di sei mesi chiacchiere».

Da Renzi un semestre di chiacchiere

Per Maurizio Gasparri, l’aula «semi vuota» è l’indizio della «irrilevanza dell’azione italiana in questo semestre di presidenza» oltre che a costituire un «altro duro colpo per la nostra reputazione ed un altro evidente fallimento per Renzi». «Discorso retorico, pieno di slogan e senza risultati concreti: Renzi chiude degnamente i suoi 6 mesi di fallimenti alla guida Ue. Patetico», è la sintesi del giudizio che il presidente di FdI-An, Giorgia Meloni, affida ad un tweet. E poi in altri due aggiunge: «Se Juncker e Schulz si complimentano con Renzi per il semestre di presidenza italiana Ue significa che qualcosa abbiamo sbagliato. Avvertite Renzi che nell’Egitto del suo amico Al-Sisi condannano a 3 anni di carcere chi scrive su Facebook di essere ateo #sempresulpezzo».

Critiche anche da sinistra

Da destra a sinistra la musica non cambia. A giudizio di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, «il semestre italiano si conclude con un drammatico nulla di fatto: sul lavoro e l’occupazione non è stata nemmeno fatta la tanto sbandierata conferenza e in Ucraina la Mogherini non ha fatto altro che mettersi l’elmetto nazista». In difesa del premier accorre solo Pina Picierno, memorabile più per le sue innumerevoli gaffes che per il contenuto delle sue dichiarazioni. I suoi strali, anche questi racchiusi in un tweet, si abbattono sul leader leghista, il «povero Salvini, ridotto a mugugnare in Aula come un Borghezio qualsiasi». E così cala il sipario sul semestre italiano di presidenza europea.

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