Effetto elezioni in Grecia: corsa a prelevare i risparmi in banca

17 Gen 2015 10:07 - di Redazione

Sale la tensione in Grecia in vista delle elezioni anticipate del 25 gennaio prossimo che potrebbero portare alla vittoria di Syriza, il partito guidato da Alexis Tsipras. Ad Atene e nel resto del Paese è partita la corsa della gente agli sportelli bancomat delle banche per prelevare i risparmi. Il timore è che ci possa essere quanto prima un blocco sui prelievi o un tetto, come avvenuto a marzo 2013 a Cipro quando fu imposto un limite giornaliero di 300 euro per evitare una fuga di capitali dall’isola, mentre il governo negoziava un piano di salvataggio con la troika (Ue-Bce-Fmi).

Due banche hanno chiesto liquidità di emergenza

Il panico è scattato dopo che due banche elleniche, Eurobank e Alpha, hanno chiesto alla Banca Centrale Europea, attraverso la Banca di Grecia, una linea di liquidità di emergenza attivando l’Emergency Liquidity Assistance (Ela). Entrambi gli istituti hanno provato a gettare acqua sul fuoco spiegando che si tratta solo di “una misura precauzionale” e che la richiesta si è resa necessaria per far fronte alla riduzione della liquidità dovuta alla partecipazione degli istituti bancari greci all’acquisto dei titoli di Stato e ai recenti sviluppi sui mercati, dopo la decisione della Banca centrale elvetica di sganciare il franco dall’euro.

Le trattative con la troika

Solo due settimane fa il ministro delle Finanze greco, Gikas Hardouvelis, assicurava che non ci sarebbe stata nessuna corsa agli sportelli delle banche per ritirare i risparmi: “Non c’è nessuno timore di questo tipo; il sistema finanziario greco è solido e stabile”, dichiarava. Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, la Grecia rischia di trovarsi a secco di liquidità entro giugno se non arriva ad “una conclusione positiva” nelle trattative con la troika sull’attuale programma di salvataggio e piano di risanamento dei conti ellenici e di “un successivo accordo” per prolungare gli aiuti oltre il mese prossimo. Dopo le elezioni Atene dovrà quindi agire tempestivamente per evitare il peggio ma resta l’incognita Syriza. In vantaggio nei sondaggi pre-elettorali, il leader Tsipras punta a stracciare il piano di austerity della troika, accusata di avere “comportamenti delinquenziali”, e rinegoziare il debito greco.

 

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