Corona trattato peggio di un terrorista: neanche uno sconto di pena

28 Gen 2015 12:35 - di Giacomo Fabi

Va bene che il principio della certezza della pena è (soprattutto a destra) sacrosanto, va bene pure dare per scontato che i toni spavaldi sfoggiati dall’imputato durante il processo non potevano che incidere sulla contabilità del tempo da scontare, va bene questo ed altro ancora ma è altrettanto vero che in pochi si aspettavano (o temevano, al netto ovviamente delle tricoteuse in servizio permanente effettivo) che Fabrizio Corona – perché di lui stiamo scrivendo – si vedesse revocare dalla Cassazione lo sconto di pena (da 13 anni e due mesi a 9 anni) concessogli lo scorso 10 febbraio dal gip di Milano che aveva invece applicato la “continuazione” dei reati. Come se non bastasse, l’ex-fotografo è stato condannato dalla Suprema Corte anche al pagamento delle spese processuali. La parola passa ora di nuovo al gip per il ricalcolo della pena totale.

Annullata la “continuazione” dei reati disposta dal Gip

È facile immaginare che il verdetto su Corona, recluso da due anni nel carcere milanese di Opera e che è stato difeso in Cassazione dagli avvocati Ivano Chiesa e Gianluca Maris, alimenterà ulteriori polemiche. L’ex-fotografo, infatti, ha già occupato pagine di rotocalchi e talk-show per via delle condanne accumulate nel tempo e sempre considerate dai tribunali singolarmente con la conseguenza che ogni pena irrogata andava a sommarsi alle altre fino ad arrivare a totalizzare i 13 anni e due mesi confermati dalla Suprema corte.

Corona in carcere e chi ha ucciso figli e mamme in libertà

In effetti, essere costretti a scontare tanti anni di carcere senza aver ammazzato nessuno non dovrebbe essere possibile in un Paese come l’Italia, dove si scarcera Anna Maria Franzoni, messa ai domiciliai dopo essere rimasta in cella 6 anni per aver ridotto a brandelli suo figlio, il piccolo Samuele, o si rimette in libertà rispettivamente dopo 11 e 9 anni anni di carcere Erika De Nardo e Omar Favaro, i fidanzati diabolici di Novi Ligure che una sera del febbraio 2001 uccisero a coltellate la madre ed il fratellino di lei, appena undicenne. Il bambino fu addirittura squartato e le sue budella del bambino furono avvolte intorno al filo della doccia, particolare agghiacciante che neppure la più fervida fantasia noir sarebbe stata capace di immaginare. Ecco, alla luce di questi precedenti, e si potrebbe continuare, pensare che l’arrogante, fraudolento ed estorsore di vip Fabrizio Corona di anni ne debba scontare addirittura tredici, qualche dubbio su come funzioni la giustizia in Italia lo pone davvero. E, stavolta, non c’entra il Cavaliere.

 

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