Primo caso in Italia di bimbo con due mamme. Scontro tra Comune e giudici
Una trascrizione all’anagrafe ordinata dal tribunale e sospesa dal Comune, in attesa di capire il da farsi. Stavolta non riguarda un matrimonio gay, ma la nascita di un bimbo concepito in Spagna grazie all’inseminazione eterologa di una delle due donne che compongono la coppia, che intanto si è separata. Il caso si è verificato a Torino ed è il primo del genere in Italia.
Sentenze in contrasto
Per la Spagna il bimbo è figlio di entrambe le donne, che nel Comune di Barcellona risultano indicate come «madre A» e «madre B». Il tribunale di Torino, invece, aveva respinto la loro richiesta facendo riferimento alle norme in materia di filiazione che riguardano i concetti di padre, madre, marito e moglie. Ma la sentenza è stata ribaltata dalla Corte d’Appello, che ha ritenuto che la mancata trascrizione dell’atto di nascita lederebbe il diritto all’identità personale del minore e il suo status in Italia. Inoltre, secondo il giudice d’Appello «la mancata trascrizione comporterebbe anche conseguenze rilevanti in ordine alla libera circolazione del minore» visto che le due donne, che in Spagna si erano anche sposate, nel frattempo hanno divorziato.
Ma il Comune chiede al Viminale
Nonostante la sentenza, però, l’orientamento dei Servizi civici del Comune di Torino, maturato dopo un colloquio con la prefettura, sarebbe quello di non procedere con la trascrizione finché non sarà arrivato un parere del ministero degli Interni. Intanto, però, infiamma il dibattito con le associazioni gay e parte della politica che ringraziano i giudici e chiedono un intervento di Renzi e un’altra parte della politica e della società che avverte sui rischi di merito e di metodo, ricordando che su un tema tanto delicato non si può pensare di procedere per sentenze, mentre servirebbero una riflessione e un intervento serio del legislatore.