Cameron chiede ai musulmani di integrarsi. E loro protestano

20 Gen 2015 11:52 - di Tano Canino

Gli islamici si integrino effettivamente. E lo dimostrino. Ma loro si offendono e protestano. È bastata una lettera con una semplice e legittima richiesta a scatenare una furibonda polemica a Londra. Polemica e proteste tra il governo Cameron e i rappresentanti islamici britannici.  Tutto è partito da una lettera inviata per l’appunto dal governo britannico ai leader musulmani del Regno Unito. Lettera in cui si chiede loro di contrastare di più l’estremismo pseudo religioso.  Quanto basta per causare una forte polemica nel Paese di Sua Maestà. Nel documento, scritto dal ministro per le Comunità locali Erick Pickles, si afferma che il governo è fiero della risposta della comunità islamica nazionale alla strage islamista di Parigi ma allo stesso si sottolinea come sia molto importante «spiegare e dimostrare come la fede nell’Islam sia parte dell’identità britannica».

Una replica risentita

Apriti cielo. La risposta del Muslim Council of Britain non si è fatta attendere. Ed è stata piccata, quasi la richiesta fosse una dichiarazione di ostilità.  E siccome anche  gli islamici britannici sono uomini di mondo, l’hanno subito buttata in politica accusando il rappresentante del Governo di usare temi e argomenti portati avanti dall’estrema destra: «Il ministro sta seriamente insinuando, come fanno i membri dell’estrema destra, che i musulmani e l’Islam sono intrinsecamente separati dalla società britannica?», ha domandato assai risentito un portavoce del Consiglio Islamico. Da qui all’accusa di islamofobia il passo è breve.

Decisione giusta

Tanto è vero che a questo punto, nella polemica, è intervenuto anche lo stesso premier David Cameron che, senza indugi o tentennamenti ha dato man forte al suo ministro,  sostenendone e approvandone la decisione. Cameron, dimostrando di non temere la protesta, ha voluto sottolineare che è «assolutamente giusto» dire ai leader religiosi di fare di più contro l’estremismo ricordando che la lettera, prima di chiedere questo sforzo, riconosce il grande contributo della comunità musulmana al Paese.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *