Addio a Demis Roussos: un artista vero, la sua voce ha segnato un’epoca
La notizia è arrivata con un tweet da Parigi: «Ho saputo della morte del mio amico Demis Roussos, nella notte tra sabato e domenica ad Atene. Tristezza profonda per un grande artista». A scriverlo è stato Nikos Aliagas, animatore del talent francese The Voice. Poi a confermare la morte del noto cantante greco a Le Figaro è stata la figlia, Emily.
Quando rimase ostaggio di Hezbollah
Roussos, all’anagrafe Artemios Ventouris Demis Roussos, era nato ad Alessandria D’Egitto il 15 giugno 1946. Fu un antesignano della world music, celebre, oltre che per i suoi successi, anche per la tunica e il barbone con cui si presentava al pubblico. Fu anche protagonista di un eclatante fatto di cronaca: nel 1985 rimase bloccato oltre due giorni sul Boeing della Twa Atene-Londra dirottato da Hezbollah e fu tra i passeggeri greci liberati dai terroristi in cambio della consegna di uno dei complici dei dirottatori.
Il successo internazionale
Nome noto a livello internazionale, prima di iniziare una proficua carriera da solista, fece parte degli Aphrodite’s Child con Vangelis. Riscosse un considerevole successo anche in Italia, dove tra l’altro vinse l’edizione del 1971 del Festivalbar con We shall dance. Due anni dopo il singolo Forever and ever raggiunse la vetta delle classifiche di molti Paesi. Fra gli altri successi si ricordano My friend the wind, My reason e Lovely lady of Arcadia, mentre tra le ballate le più note sono It’s five o’clock, Rain and tears, Spring, summer, winter and fall. Celebre anche l’adattamento di Race to the end, tema portante della colonna sonora del film Momenti di Gloria.