Sondaggio dopo Mafia Capitale: a perdere consensi sono il Pd e Renzi

9 Dic 2014 20:08 - di Fulvio Carro

Parlano i sondaggi: è in buona parte fallito il tentativo di gettare fango sulla destra, con un’inchiesta data dai giornali di sinistra in pasto all’opinione pubblica in modo furbo, dove il “giro” delle coop sembrava non essere il perno principale ma quasi un accessorio. Molti cittadini non si sono fermati ai titoloni, ma hanno cercato di capire. E di conseguenza hanno tratto le loro conclusioni. A farne le spese è stato soprattutto il Partito democratico, probabilmente considerato il maggior “imputato”. L’inchiesta Mafia Capitale ha colpito in modo forte gli elettori.

La “sentenza” del sondaggio

Il sondaggio che l’Istituto Ipr Marketing dà la sua “sentenza”: nelle intenzioni di voto, a lasciare sul piatto più consensi è il Pd che passa in un mese dal 40,5% al 38%. In crescita la Lega, che raggiunge il 12,5%, aumentando di ben tre punti. Un altro partito in crisi è quello di Grillo. Nelle intenzioni di voto, infatti, anche il Movimento Cinque Stelle accusa una flessione dell’1,5%, e si attesta al 16%, mentre Forza Italia non subisce arretramenti e rimane stabile al 14%. Continua, come detto, l’ascesa della Lega, che guadagna il 3% sfondando di slancio la soglia del 10%, e arrivando al 12,5%. Si fa notare anche l’altro movimento di crescita che porta Sel al 4%. Ma non solo. Nel corso dell’ultimo mese – si legge nella nota di Ipr – la fiducia nel presidente del Consiglio è in calo di tre punti; per la prima volta, scende sotto il 50% (47%); ancora in calo il livello della fiducia per il suo esecutivo: 31% (ovvero -2%). Per quanto riguarda i pentastellati, invece, la maggioranza degli elettori del M5S contesta la linea ufficiale del movimento. Infatti, per ben il 56% degli elettori bisogna fermare le espulsioni dei parlamentari che esprimono critiche sul Movimento.

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