Sarkozy disperato: vuole cambiare nome all’Ump per farlo più “di destra”

1 Dic 2014 21:12 - di Antonio Pannullo

Mai in Francia la campagna elettorale per le presidenziali era partita così presto, due anni e mezzo prima del voto. A decidere di rompere gli indugi e a dettare linea e ritmo di crociera è sempre lei, Marine Le Pen, che ora intravede davvero all’Eliseo. I suoi due potenziali avversari sono – al contrario – tutt’altro che euforici: sia Hollande sia Sarkozy giocano per ora in difesa, provando a superare e a far dimenticare le rispettive, cocenti, sconfitte. Ed entrambi devono superare ancora la prova delle primarie socialiste e Ump.

Marine Le Pen è già in campagna elettorale

Il cento per cento di preferenze, la vittoria totale di Marine Le Pen nel XV Congresso del Front National a Lione, lo scorso fine settimana, ha suscitato preoccupazione. Era candidata unica, l’unico oppositore di sempre, Bruno Gollnisch, era stato già neutralizzato. Marine, vera anima del partito, è convinta di arrivare in testa al primo turno nel 2017 per affrontare al ballottaggio «quello dei due che arriverà al secondo posto». Un trionfalismo esagerato, secondo gli analisti più biliosi, ma che parte dalle cifre: Front National primo partito di Francia alle europee della scorsa primavera, francesi in maggioranza pronti a votare come vuole il FN su molti temi. Nicolas Sarkozy, neopresidente eletto dell’Ump, ha ottenuto il 64,5%, 20 punti in meno rispetto ai tempi d’oro che precedettero l’elezione del 2007. E una sonora delusione rispetto alle aspettative di un plebiscito. Adesso sarà costretto a venire a patti, soprattutto in vista delle delicatissime primarie. Alain Juppé è l’avversario più temibile, la destra dc di Sarkò sembra sempre più lacerata e il rischio vero è la vecchia tendenza sarkozysta di andare a pescare i voti all’estrema destra, in acque FN, sempre che non accada il contrario. L’indizio più pesante, in questo senso, riguarda l’ipotesi più accreditata di nuovo nome del partito: Sarkozy ha lasciato capire che l’ispirazione sarà nazionalista e che ci sarà la parola Francia.

La Gauche non vorrebbe ricandidare il perdente Hollande

Nel campo socialista va ancora peggio. L’impopolarità record del presidente suggerirebbe un’uscita di scena a fine mandato ma – forte della carica ricoperta – Hollande si batterà fino in fondo per ripresentarsi. A meno che l’onnipresente fronda socialista non riesca a imporre un personaggio diverso alle primarie del partito. Se non ufficialmente, almeno idealmente, il riferimento dei frondistes che contestano la politica di Hollande e di Valls è la solita, “vecchia”, Martine Aubry,  attualmente sindaco di Lille.

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