Putin passa all’attacco: «Vogliono toglierci gli artigli, non ce la faranno»

18 Dic 2014 11:30 - di Franco Bianchini

«Vogliono che l’orso stia seduto tranquillamente e mangi il miele ma tentano di metterlo in catene, di togliergli i denti e gli artigli e impagliarlo». Vladimir Putin non delude le aspettative e inizia la sua maxi conferenza stampa con bordate e avvertimenti. Soprattutto nei confronti degli Stati Uniti: «Il muro di Berlino è crollato, ma si costruiscono nuovi muri nonostante i nostri tentativi di collaborare. L’espansione della Nato non è forse un muro, un muro virtuale?», ha chiesto il leader del Cremlino. «I nostri partner si credono un impero, ci vogliono vassalli».

La crisi? La supereremo

E la situazione economica? «Abbiamo le risorse sufficienti per affrontare la crisi, il ritorno alla crescita è inevitabile, nel peggiore dei casi ci vorranno due anni. Nel frattempo, ha ammonito, il Paese deve diversificare la sua economia». Putin ha difeso l’operato della Banca centrale e del governo di fronte alla crisi valutaria che sta mettendo in ginocchio il Paese: «Ci sono interrogativi sul governo e sulla banca centrale relativi alla tempestività, alla qualità delle misure, ma parlando in generale le azioni sono assolutamente adeguate e nella direzione giusta», ha detto . Banca centrale ed esecutivo sono finiti nel mirino dell’opposizione per la crisi economica e finanziaria che sta attraversando il Paese.

In Ucraina solo volontari

«In Ucraina non ci sono soldati russi, solo volontari non pagati che si sono mossi per il richiamo del cuore», ha specificato Putin rispondendo ad un giornalista ucraino con una t-shirt provocatoria che aveva chiesto «quanti militari russi avete mandato nel nostro Paese?». Putin intende rispettare gli accordi di Minsk per la pace nell’est dell’Ucraina ed è convinto che anche il presidente ucraino Petro Poroshenko lo voglia ma, ha sottolineato nella sua maxi conferenza stampa, «non è solo lui» a prendere le decisioni.

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