«Mirate meglio…». Ecco perché alla fine Storace ha querelato Vauro

13 Dic 2014 18:01 - di Carlo Marini

Alla fine Francesco Storace ha querelato Vauro. «Avevo pregato i responsabili di Announo di evitare, almeno per una settimana, la presenza di Vauro in trasmissione dopo le vergognose minacce di morte contro di me nella puntata in cui ero presente e le relative scuse di facciata», ma  «il giorno dopo è stato addirittura lanciato da Servizio Pubblico un sondaggio-sfottò sui social network su chi avesse “ragione”». Per il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra è stato troppo. «Se ne sono fregati – ha denunciato Storace – Ora Vauro dovrà cercarsi un difensore perché l’avvocato Marco Di Andrea, dopo che la presenza del “vignettista” in trasmissione è stata confermata giovedì sera, ha presentato ai carabinieri una denuncia formale ai sensi dell’articolo 414 del codice penale per istigazione a delinquere. La conduttrice del programma, Giulia Innocenzi, è stata indicata come persona informata sui fatti».

Brunetta lo aveva già denunciato per diffamazione

Il vignettista toscano aveva detto: «La prossima volta gli dirò di mirare meglio» controbattendo a Storace che stava raccontando della sua esperienza degli anni di piombo: «A me hanno sparato. E ho avuto la fortuna che i tuoi compagni non m’hanno ammazzato». Non è la prima querela nei confronti di Vauro. Nell’aprile scorso a ricorrere alle vie legali era stato Renato Brunetta. «C’è un limite a tutto – aveva lamentato il presidente dei deputati di Forza Italia – e la satira non c’entra con il razzismo, la diffamazione e l’attacco vergognoso alla dignità e all’onore delle persone. Ho dato mandato al mio avvocato affinché questa indecenza di Vauro nei
miei confronti, che dura ormai da anni, abbia termine».

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *