Marino baluardo antimafia? Ecco i 15 fatti che smentiscono il sindaco

17 Dic 2014 14:48 - di Francesco Severini

Quanto è alto il livello di infiltrazione della cricca accusata di mafia da Pignatone nel Campidoglio anche dopo l’avvento di Marino? Una domanda essenziale per decidere se commissariare il Comune o meno. Una questione politica non di poco conto visto che il sindaco sostiene di essere un baluardo contro le mafie. Il senatore del Ncd Andrea Augello punta l’indice contro Marino: “Ci sono fatti obiettivi, evidenti, indiscutibili che documentano come, dall’elezione dell’attuale Sindaco ad oggi, gli affari del presunto sodalizio mafioso abbiano prosperato grazie ad una serie di decisioni e nomine adottate dalla nuova amministrazione”. I fatti sono almeno 15 e vengono elencati in un’interrogazione che Augello rivolge al ministro degli Interni e dimostrano che “senza l’intervento della magistratura, la cosiddetta mafia capitale avrebbe proseguito indisturbata il saccheggio del Campidoglio, continuando a migliorare le sue posizioni rispetto all’epoca di Alemanno”. Queste le circostanze denunciate da Augello: 

1. Maggio 2013: Marino riceve dalla cooperativa 29 Giugno due finanziamenti, per un totale di 30 mila euro, per la sua campagna elettorale.

2. Poco dopo si reca in vista presso la sede della 29 Giugno, dove esprime apprezzamento per la cooperativa, si impegna a ripristinare i fondi per la cooperazione tagliati da Alemanno e promette di donare alla coop di Buzzi il suo primo stipendio da Sindaco. 

3. Dopo le elezioni, Marino nomina Assessore alla casa Ozzimo, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale.

4. Nella fase di formazione della nuova amministrazione, Marino nomina al vertice dell’autorità comunale per la lotta alla corruzione e per la trasparenza degli appalti il dottor Politano, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale.

5. Il Consiglio comunale di Roma nomina Presidente Mirko Coratti, ritenuto dagli inquirenti collegato a mafia capitale. Anche se la nomina è una prerogativa del Consiglio, è difficile credere che la maggioranza non abbia chiesto un assenso preventivo del Sindaco.

6. Contestualmente vengono formate le Commissioni e la presidenza della Commissione Affari sociali, incaricata di svolgere le funzioni di controllo della Giunta in materia di gestione dei servizi sociali, viene affidata alla Consigliera Erica Battaglia, dipendente di un consorzio amministrato da Buzzi.

7. Alla fine del 2013 scoppia l’emergenza rifiuti, con le famose foto dei maiali che fanno il giro del mondo: 5 milioni di Euro sono destinati alle cooperative di Buzzi per ripulire la città.

8. Le coop di Buzzi ricevono un finanziamento straordinario per le pulizie, per tre settimane, nelle stazioni delle metropolitane.

9. Il 31 Gennaio 2014, il primo atto del nuovo amministratore delegato dell’Ama nominato dal Sindaco Marino, il Dottor Fortini, è l’adozione in Cda del piano anticorruzione: responsabile della trasparenza e della lotta alla corruzione viene nominato il Dottor Fiscon, oggi indagato per aver favorito nelle gare il presunto sodalizio mafioso.

10. Con il bando SPRAR i rifugiati accolti a Roma aumentano da 250 a 3000 unità, secondo gli inquirenti grazie ai buoni uffici dell’indagato Luca Odevaine. Il Campidoglio partecipa al bando per un importo complessivo che supera i 45 milioni e tra i destinatari delle risorse c’è il consorzio ERICHES, legato a Buzzi, che si aggiudica la gestione di quasi 500 ospiti ad un costo di 35 euro al giorno.

11. Nel Maggio 2014 Buzzi si aggiudica l’appalto per la manutenzione delle ville storiche, del valore di circa 1 milione di Euro.

12. Il 19 Maggio del 2014, con ordine di servizio n.29, viene applicata la deliberazione del 14 maggio dello stesso anno del Cda dell’Ama, gestione Marino, relativo alla macrostruttura aziendale. Le Direzioni vengono ridotte da 10 a 3: un direttore generale, un amministrativo e un corporate. In pratica tutto viene messo sotto il controllo del dottor Fiscon, direttore generale con deleghe su Patrimonio, Impianti e logistica, Acquisti, Cimiteri e Risorse umane, e della dottoressa Anelli, con deleghe al Bilancio, Controllo gestione, Personale, Tariffa rifiuti e Controllo gestione. Fiscon e la Anelli sono considerati dagli inquirenti sotto il controllo del sodalizio criminale di mafia capitale.

13. Esplode il caso della Multiservizi, quando l’Assessore Cattoi decide di sottrarre a questa società la pulizia e la manutenzione delle scuole, varando una convenzione Consip con Cns: il valore dell’appalto è di 48 milioni di Euro e all’interno di Cns ci sono le solite cooperative di Buzzi. Soltanto le proteste e le mobilitazioni del personale della Multiservizi, minacciato dall’assenza di una clausola di salvaguardia dei posti di lavoro nel nuovo contratto, costringe Marino e la Cattoi a tornare sui loro passi.

14. Il 24 Ottobre del 2014 la Giunta Marino delibera la concessione alla coop 29 Giugno dell’immobile di via Pomona: il canone commerciale valutato dagli uffici del Comune, dovrebbe essere di 70 mila euro l’anno, ma alla cooperativa viene riconosciuto lo sconto, riducendolo a 15 mila euro. Secondo gli inquirenti la delibera viene modificata con un emendamento, che consente alla cooperativa di poter acquistare il medesimo immobile con uno sconto del 40% e con la riduzione da 5 a 3 anni del requisito minimo di decorrenza dalla stipula del contratto di affitto. Questo ed altri emendamenti, sarebbero stati realizzati attraverso l’interessamento di un’impiegata comunale, tale Dina Paone, che avrebbe ottenuto in cambio l’assunzione della figlia presso l’Università Roma Tre, dove la 29 Giugno svolge attività di manutenzione dell’immobile, portierato e pulizia. La Paone lavora nello staff dell’Assessore Ozzimo ed il suo emendamento viene presentato nella Commissione Patrimonio, presieduta dal Consigliere Pedetti.

15. L’assessore ai servizi sociali Cutini, defenestrata dalla Giunta dopo l’inchiesta su mafia capitale, rivela che Marino tentò di sostituirla con Ozzimo, indagato per presunte complicità col sodalizio criminale, promettendole “altro” il giorno prima degli arresti di Carminati e dei suoi complici.

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