In America i gay potranno donare il sangue. Ma solo se sono “casti”
Via libera agli omosessuali per donare il sangue negli Usa: dopo oltre tre decenni è ora caduto il divieto che era stato imposto dalla Federal Drug Administration durante gli anni dell’allarme Aids. Con la nuova norma, sia gay e bisessuali potranno ora donare il loro sangue, ma ad una condizione: quella di essersi astenuti dall’avere rapporti sessuali con partner dello stesso sesso da un anno.
La “castità” dai gay come elemento fondamentale
Il divieto cade, quindi, solo per i donatori “casti”. Alla Fda non importa, inoltre, se si sia di fronte a una relazione stabile o con sesso sicuro: qualsiasi uomo che abbia rapporti sessuali con un altro partner continuerà ad essere considerato “contaminato” e inadatto a donare il sangue. Gli Stati Uniti si mettono al passo di altri Paesi come Australia, Giappone e Regno Unito, e secondo quanto scrive il New York Times, la nuova norma potrebbe rappresentare una manna da cielo per le banche del sangue che prevedibilmente potrebbero incrementare le loro scorte anche del quattro per cento. In base a uno studio dell’Università della California, inoltre, se ai gay fosse permesso di donare il sangue come tutti gli altri, sarebbero 360.600 coloro che si farebbero avanti, aggiungendo quasi 300 litri di sangue disponibili per le trasfusioni. Ma il numero cala drasticamente se gli unici gay a poter donare il sangue saranno coloro che non abbiano avuto rapporti sessuali in un anno.
Soddisfatti sì, ma solo in parte
Alcuni gruppi per i diritti dei gay sono comunque a favore della nuova norma, che considerano un punto di partenza che potrebbe gettare le basi per una politica migliore. «Ci lasciamo alle spalle la concezione che ogni omosessuale è potenziale fonte di infezione – ha detto Glenn Cohen, docente di legge a Harvard – tuttavia la nuova politica non è del tutto razionale». Negli ultimi 30 anni, il governo americano ha infatti ritenuto – sbagliando – che tutti i gay fossero potenzilamente portatori di malattie. Nel 1983, al culmine del panico per l’Aids, la Fda ha proibito le donazioni di sangue da qualsiasi uomo che aveva avuto rapporti sessuali con un altro uomo anche solo una volta dal 1977. E il bando è rimasto in vigore anche dopo che i test per l’Hiv e l’Aids sono diventati più precisi. «Ora – dicono gli esperti – i moderni test per l’Hiv non lo giustificano più».