Immigrati: l’Italia è un colabrodo, in Spagna (e altrove) non si entra

19 Dic 2014 15:34 - di Francesco Signoretta

Altri duecento immigrati diretti in un porto (qualsiasi) della Sicilia. Come accade quasi ogni giorno, tanto da non fare più notizia. Ma dalle città sale l’allarme, un allarme che arriva non solo dai residenti ma anche da chi ha ruoli delicati come il procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi. Che fa un quadro della situazione snocciolando dati drammatici: 160mila immigrati arrivati in Sicilia dal 2012 al 2014. E quest’ann,o nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, vi sono stati 263 sbarchi (rispettivamente 45, 116 e 102).

L’impegno europeo non c’è

I fermi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono stati 46, sono 61 quelli per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e 191 le persone rinviate a giudizio tra il 2011 e il 2014 per quest’ultimo reato; 109 quelle condannate in primo grado. Tra il 2013 e il 2014 le squadre mobili di Catania, Siracusa e Ragusa, coordinate dalla Dda di Catania, hanno portato a termine tre operazioni: “Markeb-el-khbir”, “Tessa” e “Tokhla”. «Chiediamo un impegno sia a livello nazionale che europeo perché si comprenda che qui sono necessarie risorse umane, finanziare e normative per affrontare questo problema – ha detto Salvi – se si riproporrà, come è previsto, l’anno prossimo». «Questa è già una terra – ha aggiunto – in cui si lavora moltissimo su reati di criminalità organizzata. Quest’anno abbiamo ottenuto ottimi risultati: 109 condanne di soli reati associativi; ma l’anno prossimo non saremo in grado di sopportare ancora uno sforzo di questo genere nel campo della all’immigrazione clandestina, se non vi sarà la comprensione che questa è una dinamica che non si può affrontare solo sul piano penale e solo nei singoli distretti».

In Spagna gli immigrati non passano

Tutto questo mentre la Spagna si organizza per rafforzare i respingimenti. Le forze di sicurezza di Madrid  hanno infatti rimandato indietro 200 migranti di origini sub-sahariane alla frontiera di Melilla, l’enclave spagnola in Marocco. Secondo fonti della prefettura locale, il tentativo di massa di scavalcare la doppia barriera metallica di protezione frontaliera, alta sei metri, è avvenuto a Villa Pilar, dove vari migranti sono riusciti ad arrampicarsi, sfidando i controlli della polizia.

Nel 2014 oltre 20.000 respingimenti

Un elicottero della guardia civile è stato inviato sul posto ed è stata interrotta al traffico la circonvallazione che corre lungo il perimetro del confine, mentre gli agenti hanno respinto i migranti. Si tratta del terzo episodio analogo in una settimana. Secondo stime della prefettura, sono oltre 20.000 gli stranieri che hanno tentato di passare in territorio spagnolo dal Marocco attraverso le frontiere di Melilla dall’inizio del 2014. Ma soltanto 2.000 sono riusciti a entrare nell’enclave. Anche la Spagna è Europa, ma sull’immigrazione le  politiche sono molto diverse da quelle attuate dall’Italia.

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